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Martedì, 23 Aprile 2024
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Corsie ciclabili, “zone 30”, dossi e parcheggi: “Così si creano problemi alla circolazione anziché risolverli”

Traffico a Narni scalo, interrogazione di Cecilia Cari (gruppo misto): pericoli per i ciclisti, limiti assurdi e molta confusione

Argomento “caldo” a Narni scalo è quello delle corsie ciclabili e delle “Zone 30”. Ad occuparsene, attraverso una interrogazione, è la consigliera del gruppo misto Cecilia Cari. “La realizzazione delle corsie ciclabili - afferma l’esponente di opposizione - aveva degli obiettivi precisi. Il più importante doveva essere quello di destinare uno spazio a coloro che usano la bicicletta come mezzo di locomozione. Alla luce di quanto è stato possibile verificare, dal giorno in cui le corsie ciclabili sono state realizzate ad oggi, dobbiamo dire che la pericolosità per i ciclisti è aumentata poiché la carreggiata si è sensibilmente ristretta”.

“Succede così che i ciclisti corrono il rischio di essere tamponati dalle auto che sopraggiungono dietro di loro. A mio avviso - insiste Cari – l’unico provvedimento da prendere, se si vogliono mantenere queste corsie, sarebbe quello di avere un vigile fisso a Narni scalo ed un sistema di videosorveglianza che controlli e sanzioni i mezzi pesanti che continuano indisturbati a percorrere il centro cittadino. Per garantire la sicurezza dei ciclisti, gli spazi a loro riservati vanno protetti e via Tuderte, così com’è oggi, non si presta certamente ad un uso tranquillo delle bici. C’è poi il problema delle postazioni necessarie al carico e scarico delle merci che non sono mai state realizzate: gli unici spazi riservati sono all’inizio e alla fine di via Tuderte, con disagi enormi per tantissimi operatori commerciali le cui attività si affacciano lungo questa strada che è la più importante”.

“Zone 30”, dossi e parcheggi

Cari si sofferma poi sulle “Zone 30”. “C’è molta confusione - afferma - riguardo a come sono state concepite le zone dove la velocità massima non deve superare i 30 chilometri orari. La segnaletica attuale crea incertezza negli automobilisti che non sanno come regolarsi. Appena si esce dall’abitato, troviamo poi un’altra zona 30 in strada di sant’Anna, dove il limite riguarda l’intero tratto in direzione della Flaminia, mentre nel lato opposto è di 50 chilometri orari fino a davanti lo stadio, per poi tornare a 30 e trasformarsi nuovamente in 50 orari lungo la zona artigianale; il tutto in poche centinaia di metri di tracciato”.

“Limiti di velocità assurdi - sottolinea Cari - che creano problemi alla circolazione anziché risolverli. Si corre troppo in via del Parco dove sarebbero necessari dei dossi, atti a costringere gli automobilisti a rallentare vista la presenza lungo questa via di numerose scuole. Non sarebbe male riconsiderare in questa parte di Narni scalo anche il rifacimento dei parcheggi, con un’attenzione particolare a quelli per i disabili, oltre al rifacimento degli attraversamenti pedonali. Perché - suggerisce l’esponente del gruppo misto - non provare con quelli tridimensionali già sperimentati in altre città con ottimi risultati?”.

Cari conclude chiedendo al Comune “di conoscere a fronte di un consistente investimento, qual è il bilancio del primo periodo di sperimentazione della nuova disciplina del traffico a Narni scalo e il termine ultimo di ultimazione dei lavori, in vista di una ripartenza delle attività commerciali/industriali e dell’intero polo scolastico dopo la pausa estiva”.

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