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Scuola, lavoro, stare insieme: il Festival della Sociologia “disegna” la nuova società dopo la pandemia

Appuntamento dal 7 al 9 ottobre a Narni. Più di cento ospiti e due lectio magistralis, ci saranno anche Giuseppe De Rita e Francesco Profumo

Presentato il programma del Festival della Sociologia di Narni 2021 che si svolgerà dal 7 al 9 di ottobre nelle location più affascinanti della città. Un festival ricco di eventi che partirà il 7 ottobre con la conferenza stampa di presentazione e il ricordo di Giovanni Battista Sgritta, sociologo e docente emerito alla Sapienza di Roma che ha dedicato la sua vita allo studio e alla ricerca approfondendo i temi del lavoro, della famiglia, dei giovani e della povertà.

Il macrotema della tre giorni sarà la “Next Society”, una “nuova società” che metterà alla prova la sociologia come scienza pubblica e socialmente utile, che dovrà dimostrare di potersi misurare con l'esigenza di costruire un pensiero strategico, traducendo le criticità principali in progetti e azioni per il futuro.

“La sociologia è, fin dalle origini, una scienza del sociale per il sociale - dice Sabina Curti, responsabile insieme ad Angelo Romeo della segreteria scientifica dell’evento - Il festival è un luogo di incontro e dialogo tra persone nelle piazze e nelle vie di Narni, per favorire il confronto tra saperi ma anche per fornire ai cittadini e alle cittadine strumenti di analisi e di conoscenza dei fenomeni sociali”.

Le parole chiave scelte per questa edizione saranno natura, cultura e politica e su questi assi tematici si svolgeranno riflessioni, dibattiti, lezioni, incontri, dialoghi e conversazioni a più voci.

Un importante spazio della discussione verrà dato al ripensamento della scuola e dell’università dopo la pandemia ed al cambiamento della società per studiare il futuro di giovani, famiglia e della dimensione spirituale.

“I cambiamenti avvenuti nella scuola e nel lavoro con la pandemia, che vanno oltre il sensazionalismo dell’opinione pubblica e la notizia del giorno – continua Sabina Curti - sono frutto di ricerche di lungo corso e quindi aprono nuovi orizzonti e punti di vista costruttivi sui problemi”.

Una “next society”, quindi, volta al superamento del Covid19 che ha lasciato delle ferite sociali molto profonde: da una parte ha colpito e frantumato lo stare insieme già fragile prima della pandemia, dall’altra rappresenta però l’occasione per una nuova ricomposizione dei legami verso un orizzonte futuro.

Più di cento ospiti e due lectio magistralis: la prima del presidente del Censis, Giuseppe de Rita, che tratterà il tema della responsabilità sociale della sociologia, la seconda quella del presidente Acri, già ministro dell’istruzione, Francesco Profumo che si occuperà di sviluppo sostenibile.

Tanti i panel con ospiti di rilievo: Alessandro Cavalli, Mario Morcellini, Francesco Giorgino, Maria Carmela Agodi, Franco Di Mare, Annamaria Rufino, Paolo De Nardis, Carla Collicelli, Roberto Cipriani, Paola Borgna, Franco Ferrarotti, Paolo Jedlowski, Ercole Giap Parini, Raffaele De Giorgi, Chiara Saraceno, Ambrogio Santambrogio, ma anche presentazioni di libri con la con la consegna del VI Premio per la sociologia Vilfredo Pareto e la mostra d’arte contemporanea a cura di MinervAArte.

Il Festival della Sociologia è organizzato dall’Associazione per il Festival della Sociologia, nata per iniziativa dell’Università degli Studi di Perugia – Dipartimento Fissuf e il Comune di Narni, a partire dalla proposta di Maria Caterina Federici. I soci fondatori dell’Associazione sono: Università degli Studi di Perugia-Dipartimento Filosofia, Scienze Umane, Sociali e della Formazione-Polo Scientifico Didattico di Terni-CRISU, Comune di Narni, Associazione Italiana di Sociologia, Istituto di studi politici “S. PIO V”, UnitelmaSapienza e Legacoop Umbria.

Tutti i dettagli su www.festivalsociologia.it

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