Orvieto, pensa di vendere i suoi termosifoni online per 800 euro ma viene truffata e ne perde 1.875
La polizia ha identificato il responsabile, un pregiudicato 39enne italiano residente in provincia di Viterbo, che è stato denunciato per truffa
Pensa di aver venduto i suoi termosifoni online per 800 euro ma in realtà ne perde 1.875 a causa di una truffa. La polizia di Stato di Orvieto ha messo fine ad una serie di truffe online che hanno colpito in questi ultimi anni diversi cittadini. I fatti risalgono al 2021, quando una signora si rivolge al commissariato di pubblica sicurezza di Orvieto per sporgere denuncia contro ignoti per essere stata truffata per la considerevole cifra di 1.875 euro. La signora racconta al poliziotto che, a seguito di un annuncio riguardante la vendita per 800 euro dei suoi termosifoni, era stata contattata da un sedicente titolare di una ditta di termoidraulica che le aveva detto di essere molto interessato all’acquisto e di non vendere la merce a nessun altro.
La donna, convinta dall’uomo che avrebbe ricevuto l’importo della vendita direttamente sul suo conto, si reca così al locale ufficio postale e lì, seguendo le indicazioni che l’uomo le dettava al telefono, inseriva i dati del suo conto corrente con tanto di pin. Dopo ogni tentativo, però, l’uomo diceva alla donna di riprovare, dato che l’operazione non era andata a buon fine, facendo digitare alla signora di nuovo il pin e vari importi di denaro. All’ennesimo tentativo, però, la donna si rende conto che aveva effettuato non un giro posta ma ben nove ricariche su due carte Poste Pay per un importo di 1.875 euro.
La polizia, avviando le indagini, risalendo dal numero di telefono e dai numeri delle Poste Pay (intestati ad altri soggetti), arriva così a individuare il responsabile, un pregiudicato 39enne italiano residente in provincia di Viterbo, denunciandolo per truffa.