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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Stadio-clinica a Terni, un’altra grana per Stefano Bandecchi: è indagato per diffamazione

Il sindaco è stato raggiunto dall’avviso di conclusione delle indagini: avrebbe offeso l’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto

Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, è indagato per diffamazione nei confronti dell’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto.

Come riportato nell’edizione di oggi del Messaggero Umbria, Bandechhi avrebbe ricevuto dalla procura della Repubblica di Terni l’avviso di conclusione delle indagini in relazione ai fatti che si sarebbero verificati il 14 novembre del 2022, durante la presentazione della sua candidatura a sindaco della città ed in relazione alla “bocciatura” da parte di Palazzo Donini del progetto di realizzazione della clinica privata da affiancare al nuovo stadio Liberati di Terni. Bocciatura che – Bandecchi lo ha ribadito in più occasioni – è stata poi la miccia che ha acceso la sua volontà di presentarsi alle elezioni amministrative del 2023.

In base a quanto riportato dal quotidiano, l’ipotesi di reato di diffamazione è stata formulata “perché nel corso di una conferenza stampa concernente la costruzione del nuovo stadio comunale da parte della Ternana Calcio Spa (di cui il Bandecchi era legale rappresentante), divulgata mediante un video postato YouTube e andato in onda sul canale ONTV, intitolato ‘Bandecchi durissimo contro la Regione Umbria’, commentando il parere sfavorevole espresso dalla conferenza di servizi convocata dalla Regione alla realizzazione della costruzione di una clinica/casa di cura richiesta dalla Ternana Calcio, pronunciava le seguenti frasi diffamatorie nei confronti dell’assessore alla sanità Luca Coletto, asseritamente responsabile del suddetto parere negativo. Le angherie della Regione, una regione dove ci sono stati venticinque pareri positivi e uno negativo, di uno che arriva dal Veneto e non ha mai lavorato un giorno in tutta la sua vita, facendo implicito ma inequivocabile riferimento al Coletto nella sua qualità di responsabile per la sanità della Regione Umbria. Inoltre affermava: …Salvini mi conosce, però di fatto non può mettermi gli uomini che non hanno la più pallida idea di che cosa stanno facendo. E poi a me uno che mi parla ridendomi in faccia mi fa incazzare e io sono anche un po’, come dire, nervoso e forse se dò una testata in faccia a qualcuno mi ritirerò come sindaco. Ma finché non dò una testata in faccia a nessuno e siccome ho il porto d’armi… cerco di non dà testate in faccia a nessuno, quindi sto tranquillo sennò mi ritirerebbero il porto darmi, è l’unica motivazione che trovo. Ma devo dire che un uomo che si rivolge a tutta la cittadinanza continuando a sparare minchiate…. Quindi concludeva, affermando: ‘…la Regione ha fatto una supercazzola. Lo stesso assessore Coletto gli hanno fatto scrivere che per bocca dell’assessore Coletto lui riguarderà tutta la sanità in Umbria. Ma quante figure da stupido può fare l’assessore Coletto, assumendomi ogni responsabilità di quello che ho detto. Ci sono dei dati e sono precisi, se vuole parlare di politica, parliamo, se vuole parlare d’impresa, parliamo, se vuole fare il furbo da bar deve stare attento perché nel bar ci andiamo tutti”.

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