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“Bella ciao” nella giornata contro la violenza sulle donne, Cecconi: “Il 25 novembre è di tutti, per le canzonette c’è tempo”

La vicenda partita da un post pubblico nella pagina Facebook dell’assessore al Welfare: "Parodia irriverente, tentativo di appropriarsi di qualcosa che è universale" | VIDEO

Quando arriva nella sala giunta di Palazzo Spada, l’assessore Marco Cecconi ha le idee ben chiare: “Non c’è nessuna polemica, non vogliamo che si parli di polemica”, dice mentre sistema sul tavolo i dépliant verdi sulle attività (già in atto) di contrasto alla violenza di genere organizzate dal Comune di Terni.

“Queste sono attività di tutti – prosegue l’assessore – vogliamo affermare che ci dev’essere massima serietà e massimo rispetto verso una giornata che è internazionale, senza distinzioni di nessun genere, senza che l’approccio possa essere ricondotto a una parte o ad un’altra”.

Facciamo un passo indietro. Ieri, 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, durante una manifestazione organizzata in piazza della Repubblica a Terni dove era stato allestito anche lo stand della polizia di Stato, risuonano le note di “Bella ciao” con un testo diverso. È il flash mob della Casa delle Donne di Terni “per la memoria e contro l’indifferenza”, dove si canta “Sorella ciao”.

Un’iniziativa che però non è piaciuta agli assessori comunali alle Pari opportunità e al Welfare Elena Proietti e Marco Cecconi, che hanno affidato le loro perplessità a un post pubblico su Facebook. Da qui è partita la polemica con commenti, condivisioni, prese di posizione, scatenamenti vari, insulti. Tanto che alla fine si è arrivati a dover convocare all’ultimo minuto una conferenza stampa ad hoc per questa mattina.

La bagarre social: ecco il post pubblicato

“È stata fatta una parodia che trovo irriverente rispetto al valore del brano musicale noto in Italia per tutt’altri versi – aggiunge ancora Cecconi – le donne che hanno subito violenza probabilmente fanno tutto tranne che cantare”. 

L’abbiamo trovato incoerente e come un tentativo di appropriarsi di qualcosa che è di tutti – spiegano gli assessori – la questione è solo questa, invitiamo tutti ad avere il rispetto dell’universalità di determinate scelte fatte con impegno, sacrificio e dedizione da questa amministrazione, dalla polizia di Stato e dal ministero degli Interni”.

Eppure c’era un tempo, non molto lontano fa, in cui era stato lo stesso assessore Cecconi a scrivere e a cantare in piazza le note di una “Bella ciao” in versione rivisitata per chiedere le dimissioni dell'allora sindaco Leopoldo Di Girolamo. “Ma quella era per un’opposizione politica – dice l’assessore – non c’entra nulla, sono situazioni diverse”.

Di canzone in canzone, di situazione in situazione, la non-polemica è stata l’occasione per presentare la consulta per per le pari opportunità che nascerà a breve: “Sarà un organo a costo zero a servizio della gente, delle fasce più deboli, che si occuperà di vagliare le varie manifestazioni e gli incontri da organizzare in città – conclude Elena Proietti – mi batterò fermamente affinchè non sia un organo politico, perché la politica va lasciata fuori da queste cose”.

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