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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cultura

Terni, Garibaldi a San Valentino, nuova vita per la lapide commemorativa

Lo storico Tim Parks rimase deluso dallo stato di abbandono della targa. Il restauro a opera del Lions Club: "Per anni, il borgo e le scuole hanno portato il suo nome"

Garibaldi a Terni? Ora le prove si possono leggere con chiarezza. Sulla porta d'ingresso dell’ex convento di San Valentino, oggi sede universitaria a Terni, la targa commemorativa del passaggio dell’eroe dei due Mondi in città è stata riportata a nuova vita grazie all’intervento del Lions Club San Valentino. 

Tutto è iniziato nel 2019, quando a denunciare lo stato di abbandono della lapide fu lo storico Tim Parks durante una osta di due giorni in città insieme alla moglie per ripercorrere il “Cammino dell’eroe” poi messo per iscritto in un volume. Parks, nel suo cammino da Roma a Ravenna, dedica ben due capitoli del libro scrivendo che “sopra un ingresso laterale della basilica di San Valentino i frati posero una targa nel 1882 che registrava il passaggio dell’eroe morto sei settimane prima, ma la targa non c’è più”. Da qui, il Lions Club San Valentino si è messo in moto per riportare all’antico splendore la lapide, in un service che ingloba al suo interno diverse opere di riqualifica del quartiere tra cui le vetrate della basilica. 

lapide commemorativa garibaldi a terni

Garibaldi arriva a Terni e si accampa tra il convento de Le Grazie e quello di San Valentino. Dopo la morte dell’eroe, nel 1882, la targa viene affissa: “Nel luglio del 1849 - ora si può leggere - Giuseppe Garibaldi movendo per Venezia ristorava qui gli avanzi gloriosi dei difensori di Roma.11 giugno 1882. I cittadini e il municipio segnano reverenti l’orma del grande condottiero”.

“Conoscere la storia e rispettarla - afferma Giuseppe Fatati, presidente Lions Club San Valentino - è un passaggio fondamentale nei percorsi di una città e di una collettività che si deve ripensare, riprogettare, riconnettere tra passato e presente. Da quel momento, per molto tempo, la struttura e le scuole venivano chiamate borgo Garibaldi”. Presente anche Maurizio Cecconelli, assessore comunale alla cultura: “Grazie a questo intervento, di cui ringrazio il Lions Club, vengono riportati a galla episodi importanti della storia della nostra città, che presenta radici culturali forti anche prima della fase industriale cittadina”.  

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