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Elezioni, un “patto avanti” ma non troppo per il centrosinistra: a Orvieto una candidatura col “giallo”

Un pezzo dell’alleanza annuncia di convergere attorno al nome del medico Stefano Biagioli che però sembra non mettere d’accordo tutti

Più che un “patto avanti”, sembra ci sia qualcuno che ha fatto un passo avanti. Senza però aspettare gli altri. Ed è subito “giallo” sulle elezioni amministrative che interesseranno Orvieto la prossima primavera.

Per capire che c’è qualcosa che non quadra, basta rimettere insieme i pezzi di quanto accaduto sabato pomeriggio. Si parte dal comunicato in calce al quale si trovano alcune firme: Partito democratico Orvieto, Partito socialista italiano Orvieto, Bella Orvieto, Biagioli X il bene comune, Alleanza Verdi e Sinistra Orvieto. Nella nota, si evidenzia la necessità di “individuare una figura civica progressista e forte di un consenso cittadino in grado di rappresentare le diverse sensibilità ed esigenze del territorio orvietano”. Figura che sarebbe stata - appunto - focalizzata su “Stefano Biagioli, medico di famiglia, attento all’ascolto, capace di prendersi cura dei problemi, di conoscere concittadine e concittadini in una piazza che già lo riconosce con una leadership credibile”.

Agli osservatori non sfugge però un dettaglio: tra le firme che ratificano il documento che “investe” il dottor Biagioli della candidatura a sindaco, manca quella del Movimento 5 Stelle, parte integrante del “patto avanti”, appunto, che dovrebbe rinsaldare l’unità del centrosinistra.

E infatti, più o meno negli stessi minuti in cui il comunicato di cui sopra viaggiava nel mondo dell’internet, proprio dal patto avanti arrivava un’altra nota. “Ad un mese di distanza dal ‘patto avanti’ che ha sancito l’alleanza tra le forze progressiste in Umbria, i fatti stanno dimostrando che siamo sulla strada giusta (...)”. Si dice ancora che le forze progressiste hanno trovato “un’inedita capacità di sintesi” che ha permesso di “proporre candidature credibili” a Perugia e Foligno. “Per questo riteniamo assolutamente non percorribile una rottura in nessuna delle città al voto, a partire da Orvieto e Gubbio. Sarebbe di difficile comprensione per gli elettori ogni fuga in avanti sulle candidature che rischierebbe di consegnare automaticamente la città nelle mani delle destre”.

Il centrosinistra di Orvieto dice insomma di avere individuato un candidato. Lo stesso centrosinistra - seppure a livello regionale – dice che ancora non c’è alcun candidato, mettendo in guardia da un pericoloso “passo avanti”. Come capacità di sintesi, non c’è male.

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