rotate-mobile
Blog

Elezioni a Terni, Alessandro Gentiletti: “Le convergenze al ballottaggio tradiscono una concezione di politica che ho sempre combattuto”

Il capogruppo uscente di Senso civico indica la strada da percorrere: “Farsi aiutare dai vertici nazionali e regionali per trovare una convergenza diversa e vincente fin dal primo turno”

Il capogruppo di Senso civico Alessandro Gentiletti ha annunciato, nelle scorse settimane, di non volere proseguire la sua esperienza a palazzo Spada. Molteplici gli appelli rivolti dal consigliere al cosiddetto ‘campo largo’ per trovare un’unità di intenti ed un contestuale candidato unico, da presentare all’elettorato ternano, in vista delle prossime amministrative. Appelli che, al momento, sono caduti nel vuoto. Tutto ciò ha portato lo stesso Gentiletti a interrompere il proprio percorso avviato, cinque anni, in sala consiliare. 

A seguito degli ultimi sviluppi, in seno al centrosinistra, il capogruppo uscente Alessandro Gentiletti ha dichiarato: “Recentemente sono stato criticato da alcuni perché il destinatario delle mie critiche, per la frattura creatasi nel centrosinistra, è principalmente il Partito democratico di Terni e il suo candidato sindaco. Come ho spiegato, le critiche si rivolgono a chi si attribuisce il compito di costruire, unire e allargare. A chi si guarda con una considerazione anche maggiore sul piano politico e si pensa che abbia un potere e quindi una responsabilità maggiore”.

La precisazione: “Sebbene non sono più iscritto al Partito democratico da 10 anni, come tante cittadine e tanti cittadini, considero ancora oggi quella comunità un perno importante del dialogo e della ricostruzione dell'alternativa. I vertici locali dovrebbero apprezzare l'interesse di chi non ne fa parte, non mostrare insofferenza verso le parole di chi non è d'accordo o ascoltare interpretazioni funzionali solo alla delegittimazione del dissenso”.

Gli scenari dopo il primo turno: “Le convergenze al ballottaggio, di cui leggo sulla stampa in queste ore, ammesso che qualcuno ci andrà come gli auguro, tradiscono una concezione della politica che non condivido e che ho sempre combattuto: alchimia, teatro e finto braccio di ferro, che può giovare eventualmente agli apparati ma non alla città. Tanto più, se in nome di questa convergenza decisa prima a tavolino, le forze che si candideranno come contrapposte decideranno di non scontrarsi e confrontarsi sulle visioni alternative che giustificano questa divisione, privando così la città di un momento democratico essenziale al suo rinnovamento”.

Una riflessione margine: “Farsi aiutare dai vertici nazionali e regionali per trovare una convergenza diversa e vincente fin dal primo turno, mettendo da parte per un momento tutto il resto, a mio giudizio sarebbe un gesto importante e davvero utile alla città”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Elezioni a Terni, Alessandro Gentiletti: “Le convergenze al ballottaggio tradiscono una concezione di politica che ho sempre combattuto”

TerniToday è in caricamento