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Terni, prove concorso polizia locale sospese: “Caos assunzioni, un’altra cartina tornasole”

Intervento di Marco Celestino Cecconi (FdI): “Tutto questo pasticcio provocherà ulteriori ritardi”

Fratelli d’Italia ha segnalato all’attuale amministrazione la necessità di procedere con la massima urgenza ad integrare il corpo della polizia municipale con nuove assunzioni sin dall’insediamento della giunta Bandecchi. Valga come riscontro la discussione che si è consumata in aula in occasione della seduta tristemente nota del 28 agosto scorso, caratterizzata da attacchi di ogni genere subiti proprio dai consiglieri FdI, ‘colpevoli’ di aver semplicemente richiesto di smetterla con il balletto ‘concorsi sì’, ‘concorsi no’. Quel balletto stava impedendo all’ente di dotarsi in tempi brevi di nuovi operatori di polizia municipale: risultato che invece avrebbe potuto essere tempestivamente ottenuto, semplicemente dando corso a quanto già programmato dalla precedente amministrazione. Nel frattempo, la giunta Bandecchi preferiva piuttosto ‘rimedi’ peggiori del male, decidendo di avvalersi di qualche pattuglia di vigilantes privati, con un progetto mai concordato con il prefetto ed il questore, di dubbia efficacia e del quale a tutt’oggi risulta sostanzialmente impossibile acquisire un dettagliato bilancio. 

Il resto, è una sequela di contraddizioni una dietro l’altra, che trasformano ben presto la vicenda in una saga: prima stop ai concorsi, poi l’annuncio roboante di reclutare addirittura 60 vigili urbani in più entro l’anno, il tutto tra continue revisioni della pianta organica e dei modelli organizzativi, tante da risultare ormai difficile tenere il conto. Infine, l’ultimo e più recente capitolo della telenovela: la decisione di procedere all’immissione nei ranghi dell’ente di 20 nuovi addetti al corpo di polizia municipale (20 istruttori di vigilanza, a tempo pieno ed indeterminato) si traduce in concreto nella scelta di adottare contemporaneamente, proprio nel medesimo giorno, due diverse modalità di selezione. Così, si parte con un concorso pubblico, bandito quello stesso 28 febbraio in cui viene anche diramato un “avviso di manifestazione di interesse” indirizzato ad altri enti e rispettive graduatorie. Ed ecco allora l’inevitabile caos: di manifestazioni d’interesse ne arrivane tante e il 19 marzo l’amministrazione sospende le procedure concorsuali come se nulla fosse. Una sovrapposizione di procedimenti e tempistiche che fa saltare per aria le legittime aspettative di centinaia di persone e, come ulteriore conseguenza, rimanda ancora una volta a data da destinarsi l’immissione di nuovo personale nei ranghi della polizia municipale, ormai ai minimi termini.

Perché non attenersi alle tempistiche previste dalle normative vigenti? Anzi, perché non fare una buona volta il concorso punto e basta, dato che è persino possibile evitare di ricorrere ad altri enti? Come non prevedere che tutto questo pasticcio provocherà ulteriori ritardi e, ad oggi, non è dato di sapere come e quando si procederà ad implementare i ranghi della polizia municipale, come già sarebbe stato possibile da mesi e mesi? Sono tutti quesiti che il gruppo consiliare di FdI ha posto al centro di una propria interrogazione. Staremo a vedere quali saranno le giustificazioni per una faccenda che giustificazioni proprio non ne ha. La risposta delle risposte, comunque, purtroppo la conosciamo già: dilettanti allo sbaraglio, sulla pelle dei ternani.

*Coordinatore comunale FdI

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