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Voto 2020 Giove

Amministrative 2020 – Giove, intervista a Maurizio Cerioni, candidato sindaco per la lista "Passione Giove"

Maurizio Cerioni, giovese, operaio specializzato e assessore uscente con deleghe ai lavori pubblici, patrimonio, ambiente e protezione civile, è il candidato sindaco della lista "Passione Giove". È lui il traghettatore di una nuova stagione del centro sinistra giovese dopo il governo Parca.

Maurizio Cerioni è un volto noto a Giove. Operaio specializzato ma, soprattutto, dieci anni di governo in giunta comunale e uomo fidato di Alvaro Parca, sindaco uscente. Personaggio di spicco del Pd cittadino, Maurizio Cerioni è a capo della lista "Passione Giove" che unisce persone che alle spalle vantano anni di esperienza amministrativa (oltre a lui, Marco Rosati, Mirko Moriconi, Rosella Pornelluzzi e Renato Bassetti) con un gruppo di giovani e professionisti alla loro prima esperienza. 

Si sta chiudendo il ciclo di “governo Parca”. Lei è stato assessore di lungo corso. Che bilancio fa di questo periodo di amministrazione?

Sono stato assessore con il sindaco Alvaro Parca per gli ultimi dieci anni con incarichi all’ambiente, alla protezione civile, ai lavori pubblici, alla viabilità ecc. e ho potuto toccare con mano la competenza e il grande senso civico di un uomo di esperienza e dalla schiena dritta. In questi anni abbiamo affrontato insieme alla giunta e ai colleghi consiglieri le varie problematiche della vita amministrativa di tutti i giorni e quelle di carattere straordinario, che ci hanno messo alla prova e che ritengo, siano state superate con serietà e senso di responsabilità con l’obbiettivo di fare gli interessi della intera comunità giovese.

La lista “Passione Giove” sembra essere fortemente votata al civismo, tuttavia è sostenuta dai partiti di centro sinistra dei quali lei è esponente di primo livello a Giove. Come si può unire una spinta civica nata “dal basso” con le logiche di partito che sono, invece, “verticali”?

La ringrazio dell’appellativo e della domanda che mi consente di fare chiarezza su questo punto. Innanzitutto, se c’è sostegno questo è solo morale perché noi ci stiamo autofinanziando tutta la campagna elettorale e non abbiamo partecipato né a vertici di partito né a mediazioni di alcun genere. Inoltre perché la mia scelta di campo è la stessa da sempre e non ho mai nascosto la mia passione per la politica con la P maiuscola, quella cioè in cui pur da posizioni diverse è necessario il reciproco rispetto, il rispetto degli avversari, l’onestà personale e intellettuale per decidere senza essere ricattabili, per essere di esempio ai cittadini. Lavorare non per sé ma per gli altri. Ciò detto io sono l’unico in questo gruppo ad avere una sua "militanza politica". Il nostro gruppo si compone di uomini e donne con diverse sensibilità politiche ed ha come unica ragione di stare insieme la volontà di realizzare progetti e idee condivise, che riteniamo utili al paese di Giove. Crediamo nella passione in politica e nell’azione amministrativa, noi non siamo indifferenti e ci battiamo per le nostre idee. Pertanto la nostra è pura spinta dal basso senza alcuna azione verticale o verticistica di alcun partito. Non credo i nostri avversari possano dire altrettanto.

Nel vostro programma c’è la costruzione della nuova sede dell’asilo, una struttura fortemente richiesta dai cittadini assieme a un nuovo edificio scolastico. Come pensate di procedere per la realizzazione di questo punto?

Per quanto riguarda la scuola, come lei sa bene il tema è stato sempre di attualità e ancora di più in seguito al terremoto del 2016. Come amministrazione siamo arrivati molto vicini alla realizzazione della nuova avendo in passato presentato un progetto anche ammesso a finanziamento. Purtroppo poi non è stato cosi per una imprevista riduzione dei fondi. Ma non siamo stati immobili e abbiamo investito parecchio attraverso l’ottenimento di finanziamenti specifici, utili a migliore l’edificio scolastico attuale, dal nuovo sistema di riscaldamento a pavimento, alla sostituzione di tutti gli infissi, alla realizzazione della rete antincendio, all’efficientemento energetico con i pannelli fotovoltaici, alla realizzazione di aule didattiche, al collegamento ad internet con la fibra ftth ecc. Continueremo a lavorare comunque per ottenere finanziamenti. L’idea di una nuova sede per l’asilo è stata invece pensata per realizzare uno spazio a misura di bambini, nel vero senso della parola, con ampi spazi interni e giardini all’esterno per tutte le attività all’aria aperta. Siamo in grado di coinvolgere le istituzioni regionali e nazionali in combinazione con privati lungimiranti.

Anziani e giovani sono al centro di punti specifici del vostro programma. Quali sono, secondo il suo avviso, le priorità da rendere operative per queste due fasce di popolazione?

Come ha visto leggendo il nostro programma, i vari punti vanno a comporre un puzzle, una visione d’insieme. In cui ciascun pezzo è importante da solo ma unendosi agli altri ci restituisce l’idea di un paese, di una comunità solidale, che rispetta il proprio territorio, l’ambiente in cui vive e non dimentica le proprie tradizioni, la propria storia e sa guardare con forza alla modernità, all’uso delle nuove tecnologie. In tutto questo gli anziani sono importanti, non devono essere dimenticati, vanno aiutati e assistiti, sono oggi quello che saremo noi in futuro e meritano rispetto. Per questo crediamo che mantenere e migliorare i servizi a loro rivolti sia essenziale. Non dimentichiamo che una delle voci principali del bilancio comunale, per scelta degli amministratori, riguarda proprio il sociale e l’assistenza agli anziani, dovremo sempre più attrarre finanziamenti pubblici per il sostegno economico.

Anche per questo lavoreremo per la realizzazione di una Residenza Sanitaria Assistita e di spazi in cui gli anziani possano recuperare la necessità di socializzazione. Mi passi però la battuta “molti di questi anziani si dedicano ancora alle attività tra vigne, ulivi e orti e sanno come occupare il tempo”. I giovani sono i cittadini del futuro e per questo devono essere aiutati nella loro maturazione creando le condizioni perché possano crescere in ambienti sani sotto diversi punti di vista. Noi rispetto a quanto già fatto vorremo aiutarli coinvolgendoli in attività extra-scolastiche di formazione e lavoro, chiedendo loro di partecipare alle attività delle diverse associazioni presenti a Giove a cui non faremo mancare il nostro sostegno anche economico. Con l’aiuto delle famiglie e della scuola far capire loro che insieme possiamo migliorare quello che non funziona nel rispetto delle regole della comunità in cui viviamo, farlo però senza dimenticare che tutti siamo stati giovani e che la spensieratezza e i sogni devono essere rispettati oggi come allora. Non dobbiamo credere che i giovani non sappiano usare la loro testa al contrario dobbiamo incitarli ad usarla per raggiungere i loro obbiettivi.

Fra i punti presenti nel vostro programma c’è la netta contrarietà alla centrale a biomasse. Qual è lo stato dell’arte rispetto al contenzioso con la Tiber Eko?

Mi piace ricordarle che si parla di centrale, inceneritore, cattivi odori, inquinamento ormai da più di 15 anni, a volte a ragione a volte strumentalmente, eppure non è mai stata attivato alcunché. Meglio così. Inoltre essendo stato io il proponente e presidente della commissione consiliare ambiente all’uopo istituita, credo di avere buona memoria quando affermo che non è da oggi che sono e siamo contrari all’impianto a biomasse della Tiber Eko. Così come credo di avere buona memoria quando come gruppo di maggioranza scegliemmo tra i componenti della commissione la stessa persona che oggi propone l’orto botanico. Si insinua mala fede o imperizia ma basterebbe rileggere i documenti della commissione approvati all’unanimità dal consiglio comunale per capire che la volontà politica è sempre stata questa: contraria all’impianto. Venendo ad oggi siamo in attesa di conoscere la data di convocazione dell’udienza per il ricorso al Tar presentato da Tiber Eko contro il Comune di Giove che ha opposto il diniego alla proroga. La giunta comunale ha provveduto con propria deliberazione ad affidare l'incarico per la propria difesa in quella sede per il giudizio di merito. È pacifico che faremo ogni opportuna contestazione alle affermazioni della controparte.

Nel vostro programma, fra i vari punti legati al rilancio dell’economia, si menziona il sostegno all’apertura di nuove attività imprenditoriali. Secondo lei qual è la vocazione economica/sociale/culturale alla quale Giove può rispondere?

Abbiamo pensato ad un paese in cui il centro storico sia parte fondamentale anche attraverso forme di sostegno a giovani coppie che scelgono di vivere a Giove e una volta che il Palazzo Ducale sarà tornato al suo splendore, possano crearsi le condizioni per la nascita di piccole attività commerciali e artigianali. Un paese con la vocazione all’accoglienza di un turismo che ama la tranquillità, l’aria buona, le buone maniere, la buona cucina e il buon vino, che ama camminare e andare in bici, visitare le nostre campagne e i nostri boschi, che ama la cultura e la storia dell’Umbria, che ama acquistare miele, olio, e prodotti biologici e trovare casa per vivere meglio. Per questo il nostro programma non volge lo sguardo al turismo di massa per il quale non esistono le condizioni ma a quello che possiamo fare per sfruttare ciò che già abbiamo e migliorarlo. Non di poco conto sarebbe poi saper sfruttare tutto ciò che c’è intorno alla sperimentazione e alla ricerca e alla innovazione tecnologica. Si può fare. Infine mi permetta una sottolineatura: in questi anni di grande crisi economica che la pandemia non ha fatto altro che accentuare, quali tra i paesi che si trovano nel Basso Tevere – Amerino hanno goduto di uno sviluppo industriale adeguato alle aspettative? Nessuno.

Questione orto botanico. Un solo motivo per cui la proposta del candidato della lista di centro destra, Marco Morresi, può ritenersi quanto meno di difficile realizzazione.

Bene, innanzitutto lei sgombra il campo da un vero e proprio equivoco, usato ad arte dai nostri avversari, che per settimane hanno avuto il coraggio di affermare che l’idea, il progetto, ecc. non c’entrava nulla con la politica, ma fosse invece l’iniziativa di alcuni giovani giovesi particolarmente dotati. Non è così e mentivano. Piuttosto vorrei chiarire che sull’argomento non ho di proposito speso parole e più si avvicina la chiusura della campagna elettorale più alcuni nodi stanno venendo al pettine e il tanto decantato volano di sviluppo di Giove si sta trasformando in un orto-bonsai. Una domanda però nasce spontanea: come può la Regione Umbria prendere tali impegni di spesa quando le criticità della sanità o dei trasporti in questo territorio meriterebbero la priorità? Perché mai il tema non è oggetto di campagna elettorale anche ad Attigliano visto che il paese ne trarrebbe i principali effetti benefici?

Qualora dovesse vincere, quali sono le 3 priorità sulle quali metterebbe mano nei primi 100 giorni?

Cosa faremo nei primi 100 giorni lo valuteremo se i cittadini ci chiameranno ad amministrare e lo faremo difronte ai fatti. Certamente mi preoccuperei innanzitutto di dare continuità all’attività scolastica, al trasporto scolastico, alla mensa scolastica. Se mi fosse possibile volgere lo sguardo oltre, senza temere il verificarsi di situazioni straordinarie che richiedano prudenza, potremmo occuparci della necessità di migliorare la rete telefonica mobile o gettare le basi per l’applicazione della tariffa corrispettiva nella raccolta differenziata dei rifiuti o terminare la sistemazione di alcune asfaltature o marciapiedi come completare la sostituzione della pubblica illuminazione a led, cose abbastanza richieste dai cittadini giovesi e per nulla scontate. Qualcuno le definirebbe “ordinaria amministrazione”.

Perché i giovesi dovrebbero votare la sua lista?

Sono convinto che i giovesi conoscendomi sapranno giudicare dai fatti e dai comportamenti tenuti sino ad oggi. Il nostro gruppo rappresenta il giusto equilibrio tra chi si è misurato con le difficoltà dell’amministrazione rispondendo con passione e competenza, coraggio e senso di responsabilità e la forza di chi oggi vuole portare il suo contributo di freschezza e preparazione, senso del dovere e tanto tanto amore per il proprio paese. Anche se i giovesi non dovessero cambiare mentalità, saremo sempre al loro fianco.

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