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“Carcere di Terni senza acqua e luce, ormai per tirare avanti a Sabbione si scende a compromessi”

Intervento del segretario nazionale del Sarap, Roberto Esposito: “Anche la caserma agenti è senza acqua e corrente con i colleghi costretti a lavarsi con le bottiglie di acqua. Intervengano i superiori uffici dipartimentali”

Ebbene sì: stesso carcere, stesso problema. Alla casa circondariale di Sabbione a Terni, dopo mesi di denuncia del Sarap, ancora una volta si ripresenta il problema dell’ennesimo black-out che questa volta è durato più di 48 ore. Per cercare di gestire al meglio la situazione, il vertice dell’istituto è arrivato a pensare di trattare con la popolazione detenuta concedendogli di allungare la durata di apertura delle celle sino alle 22, come se tale concessione facesse riapparire come per magia l’energia elettrica. Invece, quanto trattato non ha fatto altro che compromettere l’operato del personale di polizia penitenziaria in prima linea, che si è visto una situazione così imbarazzante, senza avere mezzi adeguati per gestirla. Questa volta il problema si è protratto anche nel turno notturno, dove sono state messe in atto alchimie per poter affermare “Adda passà 'a nuttata ...”. Sì, ma come l’hanno passata i poliziotti penitenziari questa nottata? Senza torce a sufficienza per il controllo dell’istituto, senza condizionatori arrivando a temperature elevatissime, senza acqua.

Anche la caserma agenti è senza acqua e corrente con i colleghi costretti a lavarsi con le bottiglie di acqua.

Oggi riteniamo utile un intervento dei superiori uffici dipartimentali, considerato che la direzione ha già mostrato i propri limiti nell’affrontare o nel prevenire tale problema, affinché non si verifichino le condizioni che ciclicamente ci vediamo costretti a segnalare, dovute alla mancanza di tutte le possibili misure, organizzative ed operative, atte a valorizzare, nei limiti della normativa vigente, gli interventi più appropriati per scongiurare il ripresentarsi del problema.

Continuiamo ad evidenziare la professionalità di quel personale che si è trovato in servizio, gestendo la situazione con grande senso di responsabilità e meritevole di elogio da parte dell’autorità dirigente come segno di riconoscimento per la gestione di una situazione straordinaria.

*segretario nazionale Sarap - Sindacato autonomo ruolo agenti penitenziaria

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