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Incendio a Maratta, De Luca (M5s): “Incapacità gestionale mette a rischio sicurezza dei lavoratori”

Il consigliere regionale torna sull’accaduto dopo che il presidente Asm ha individuato in una batteria la causa del rogo

“Impianti dei rifiuti che prendono fuoco con delle pile stilo o con il liquido degli accendini. Ecco cosa succede a Terni, sarebbe meglio dire solo a Terni. E non succede una sola volta, ma ben due nel giro di appena un anno. Si tratta di un caso unico a livello mondiale. Degno di essere studiato nelle Università, nei centri di ricerca e pure alla Nasa”. E’ l’attacco di Thomas De Luca, consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, che torna sulla vicenda dell’incendio al deposito rifiuti di Maratta dopo che il presidente di Asm Menecali a mezzo stampa ha dichiarato che a far prendere fuoco l’impianto è stata una batteria. 

Gallery: le immagini 

Video: i soccorsi in azione

Video: le fiamme a un passo

“Come può un impianto - si chiede De Luca - che dovrebbe garantire tutti gli standard qualitativi di sicurezza sul lavoro, prendere fuoco con una batteria al litio senza che nessun sistema antincendio obbligatorio per legge entri in funzione efficacemente? Invece di incolpare comodamente i cittadini che non fanno bene la differenziata, il presidente Asm ‘detective’ Menecali dovrebbe proprio spiegarci questo. Com'è possibile che su un luogo di lavoro possano accadere episodi simili? Chi dovrebbe fare mea culpa e dare spiegazioni rimane tranquillamente al suo posto e rilancia accuse e appelli alla cittadinanza a ‘non usare l'indifferenziato per buttare ogni tipo di cosa’. Senza considerare che tutto questo accade nella zona d'ambito che ha i livelli di raccolta differenziata migliori dell'Umbria e di gran parte del Paese. L’incapacità di capire la gravità della situazione da parte del presidente Menecali pone anche il problema della sicurezza dei lavoratori. A tal fine il Movimento 5 Stelle sta predisponendo la richiesta agli uffici regionali preposti di ogni documentazione utile all’accertamento dei fatti. Con tale azione intendiamo chiedere lumi anche sull’azione di monitoraggio e controllo effettuate in seguito all’incendio dell’aprile 2020 e se vi siano state ulteriori prescrizioni. A livello politico invece in quest’ultimo anno nulla è cambiato. Il piano dei rifiuti latita. Le giunte di destra che governano il territorio regionale sono concentrate nel privatizzare ogni servizio a discapito di investimenti che potrebbero garantire maggiore efficienza e sicurezza. Da parte del pubblico mancano totalmente idee e visioni di governance definite. Non si è voluta mai prendere in considerazione la nostra proposta di aprire la partecipazione societaria di Asm agli altri comuni della provincia e procedere con un affidamento in house dei servizi da parte dei comuni stessi. Cosa che risolverebbe molti problemi circa l’efficientamento e l’autonomia gestionale di Asm”.

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