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Sanità a Terni: “Necessario un confronto corretto e costruttivo. Non deve ridursi a terreno di scontro per mettersi in evidenza”

Intervento di Pasquale Chiarelli: “L’accanimento continuo e metodico non può che essere di ostacolo a chi, lavora quotidianamente per superare le oggettive difficoltà emerse nel mondo della sanità”

Un intervento a pochi giorni dalla sua partenza. Nelle scorse settimane il Direttore generale dell’Azienda ospedaliera Santa Maria Pasquale Chiarelli aveva rassegnato le proprie dimissioni, con decorrenza dal prossimo 12 settembre. A seguito del dibattito degli ultimi giorni, a mezzo stampa il quale ha interessato politica e sindacati, ha espresso un suo parere su quanto emerso.

Focus segnalazioni: “Va precisato che, i cittadini - in autonomia o tramite le associazioni che li rappresentano - dovrebbero presentare reclami e segnalazioni all'URP, che è il servizio preposto ad interfacciarsi con la direzione aziendale per trovare soluzioni concrete alle problematiche riscontrate. Ed è quanto dovrebbe fare, secondo la mission propria dell'associazione, anche il ‘Tribunale per i diritti dei malati’ che, come accade a livello nazionale, ha sempre avuto un canale diretto anche con la direzione. A Terni, invece, i suoi rappresentanti, invece che contattare subito la direzione per cercare di trovare insieme una soluzione (salvo rarissimi casi, in cui peraltro sono state date immediatamente risposte e soluzioni alle questioni portate all’attenzione), preferiscono ricorrere alla visibilità offerta dalla stampa con il risultato (non si sa se anche l'obiettivo) di creare confusione, fare a volte disinformazione e, sempre, minare la fiducia dei cittadini nei confronti della sanità”. 

Riflessione del Direttore generale: “L’accanimento continuo e metodico - e troppo spesso sterile -  non può che essere di ostacolo a chi, lavorando quotidianamente per superare le oggettive difficoltà emerse in questi anni nel mondo della sanità pubblica, sempre più spesso si trova costretto a dover replicare, almeno per non lasciare gli operatori sanitari nella loro solitudine e i cittadini nel disorientamento o nella disinformazione, rubando tempo prezioso a coloro che lavorano in ospedale. In questi giorni si è parlato di pazienti oncologici nei letti in corsia.

Ed ancora: "Non ci sono letti in corsia in Oncologia, dove nei primi sei mesi del 2022 le persone curate ed assistite sono pari o superiori (ricoveri ordinari e diurni) rispetto al 2019, ma è vero che può capitare che alcuni pazienti oncologici ricoverati stiano in corridoio e in appoggio in altri reparti. Nessun paziente, che sia o meno oncologico, dovrebbe stare in corridoio, ma cos'altro dovremmo fare: negare loro assistenza e cura? E lo stesso discorso lo si potrebbe fare per il Pronto Soccorso e i tempi di attesa dilatati per i casi non urgenti: davvero sarebbe meglio, per contenere il sovraffollamento, cominciare a respingere i malati?” si domanda Pasquale Chiarelli.

Lista di attesa per le visite in Otorinolaringoiatria: “Non ci risultano richieste per overbooking da parte di Punto Zero”. Questione Urologia: “Le tre strutture, lavorando in team, riescono a superare la lieve carenza di medici (due dirigenti medici hanno smaltito le ferie per cessazione del rapporto di lavoro dal 1° settembre, ma hanno collaborato per le reperibilità nel periodo delle ferie estive) e la graduatoria disponibile per le sostituzioni non è stata utilizzata nel rispetto delle indicazioni regionali. Le sedute operatorie urologiche, come per tutte le altre specialità, vengono assegnate in base alla disponibilità degli anestesisti. Questo è il vero problema nazionale – aggiunge - ossia la carenza di anestesisti dando priorità, necessariamente, al trattamento delle patologie oncologiche. Nel frattempo noi continuiamo a ricevere anche tanti elogi rivolgi ai professionisti del polo urologico, per la qualità delle cure e dell’assistenza offerte”.

Liste di attesa della specialistica ambulatoriale?: “Va chiarito o ricordato che l’Azienda ospedaliera di Terni dal 1 luglio, in applicazione del PRGLA 2022-2025, è entrata nel percorso di tutela regionale. Pertanto le liste di attesa di Terni sono le stesse di tutta la regione e non si può parlare di liste di attesa dell'ospedale. Come da delibera regionale, per ogni visita richiesta viene dato il primo posto disponibile nell’ambito di tutto il territorio regionale. Non si capisce, quindi, se si ignori o si voglia dimenticare questa novità organizzativa regionale. Come è già noto alla Regione e a Punto Zero, l'ospedale di Terni ha applicato tutte le procedure richieste e previste nella suddetta delibera, ha attivato la piastra ambulatoriale interna e riorganizzato la distribuzione delle attività nelle piastre precedentemente esistenti, ha formato tutti gli specialisti alle nuove modalità di presa in carico e monitora tutte le attività, attenendosi alle indicazioni ricevute”.

Ed infine: “Al netto degli attacchi strumentali o, comunque, delle costanti e reiterate imprecisioni fatte circolare da parte di chi parla di sanità (come è possibile, per esempio, che a un rappresentante che parla per conto e a favore dei cittadini non sia chiaro che i fondi del PNRR sono rivolti solo a certi tipi di interventi e prevalentemente nell’ambito della sanità "territoriale"?), che possono preparare il terreno per incontri sindacali o scontri politici, a volte sembra che ci si dimentichi che il centro dell'interesse deve restare la persona malata. E per centrare l’obiettivo – conclude Chiarelli - se realmente l’obiettivo è comune, il dialogo costruttivo resta l’unica arma vincente”.

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