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Cronaca

Ricerche a tappeto per due giorni: arrestato un giovane spacciatore che ‘taglieggiava’ gli studenti

Il giovane ventenne è stato portato presso il carcere di vocabolo Sabbione

Un giovane ventenne di origini magrebine – residente nel perugino - è stato tratto in arresto, a seguito di indagini condotte dai carabinieri di Terni e confluite ieri, lunedì 6 febbraio, nell’esecuzione dell’ordinanza cautelare. Indagini, tra l’altro che hanno fatto seguito a due giorni di ricerche ed appostamenti tra le due provincie dell’Umbria, nonché presso gli scali ferroviari. Il ragazzo è stato portato presso il carcere di vocabolo Sabbione.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti ad inizio del mese di gennaio, un giovane sedicenne ternano aveva sporto denuncia presso il comando stazione dei carabinieri. Il ragazzo riferiva di aver subito percosse, intimidazioni e minacce di morte dei genitori da parte di un ventenne di origini magrebine. Il minore aveva contratto un ‘debito’ dopo aver acquistato delle modiche quantità di sostanza stupefacente. Il pusher era poi riuscito, minacciando e terrorizzando il ragazzo, a farsi consegnare circa 500 euro tra denaro contante e oggetti in oro, nonostante la quantità di stupefacente venduta (pochi grammi di hashish) non valesse tale prezzo.

Con il passare del tempo lo spacciatore aveva aumentato a dismisura le proprie richieste, affermando di essere stato ‘beccato’ per colpa del ragazzo, di doversi quindi pagare un avvocato e che pertanto doveva essere da lui risarcito del danno. A seguito di immediate, articolate e complesse attività d’indagine ed approfondimenti, comprensivi del costante monitoraggio dei fenomeni connessi allo smercio di oggetti rubati e rivenduti nel centro cittadino, i carabinieri hanno rinvenuto presso un esercizio commerciale dedicato i monili in oro, presi dal ragazzo ad insaputa dei genitori e consegnati successivamente, dalla cui vendita lo spacciatore aveva ricavato altro denaro.

Gli ulteriori accertamenti hanno consentito di risalire con certezza al ventenne, già noto alle forze dell’ordine non solo per altri analoghi episodi commessi sempre nei confronti di studenti, normalmente nei pressi della stazione ferroviaria e degli autobus, ma anche per una lunga serie di altri precedenti penali, tra i quali reati contro il patrimonio, contro la persona, estorsioni, atti di bullismo, percosse, lesioni personali, fatti tutti per i quali il ventenne di origini magrebine era sottoposto ad una misura di prevenzione. A seguito delle articolate indagini il ventenne è stato arrestato e portato in carcere.

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