Due cani uccisi da bocconi avvelenati, scatta l’indagine dei carabinieri

I carabinieri forestali di Avigliano Umbro stanno portando avanti un’indagine a seguito del ritrovamento di due cani morti probabilmente dopo avere ingerito bocconi avvelenati.

L’intervento è scattato dopo la segnalazione di alcuni cittadini che hanno allertato i militari, permettendo così di ritrovare due carcasse di cani di taglia media, in prossimità del cimitero comunale di Avigliano Umbro, presumibilmente morti per avvelenamento.

Sul posto è intervenuto il servizio veterinario della Asl di Terni per il recupero delle carcasse e l’avvio delle stesse all’istituto zooprofilattico per gli accertamenti sanitari. I due cani sono stati ritrovati a pochi metri uno dall’altro, all’interno di un uliveto. Un cane era dotato di microchip ed era di proprietà di una signora residente in zona, che ne aveva perso le tracce da circa 8-9 giorni. L’altro cane era privo di microchip e si presume fosse un randagio da tempo circolante in zona.

Sono dunque in corso attività d’indagine anche con il supporto dell’unità cinofila antiveleno dei carabinieri forestali del parco nazionale-Monti Sibillini, anche per svolgere accertamenti in zona alla ricerca di altre esche avvelenate. 

In base al codice penale, i responsabili della morte degli animali per avvelenamento rischiano la reclusione da quattro mesi a due anni.

Al fine di risolvere anche la problematica del randagismo presente nella zona, i militari sono inoltre attivi da tempo per il recupero degli animali in collaborazione con il servizio veterinario della Asl di Terni. Anche l’amministrazione comunale si sta adoperando con il posizionamento di strutture dedicate (gabbie trappola e recinti di cattura) per la cattura dei cani randagi. Questa attività ha già permesso di catturare 4 cani di taglia grande e circa 10 cuccioli che sono stati dati o sono prossimi all’adozione presso famiglie interessate.