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Cronaca

“Siamo della banca, inserisci i tuoi dati”: ma è una truffa

La vittima è una donna di San Gemini che scopre una doppia operazione sul proprio conto corrente dopo aver ricevuto una telefonata

Nuovo capitolo della truffa con finto sms della propria banca. A farne le spese una donna di San Gemini, finisce denunciato un 31enne napoletano. 

Tutto parte da una denuncia di una donna 45enne di San Gemini per una truffa subita dopo la clonazione della propria carta di credito, con il conseguente addebito di due diversi acquisti per un totale di poco inferiore ai 1000 euro. Gli accertamenti hanno portato a scoprire gli acquisti di un televisore e poi di due droni in una società con sede a Roma.

La vittima aveva ricevuto un falso sms sul proprio cellulare apparentemente riconducibile all’istituto bancario, con il quale veniva avvisata sia tramite “alert” di una movimentazione sospetta sul proprio conto, che di una telefonata da lì a dieci minuti da parte di un operatore dell’istituto bancario. Infatti la donna, pochi minuti dopo, riceveva una telefonata da un uomo con accento napoletano il quale le chiedeva conto di due acquisti da lei mai effettuati. Il fantomatico operatore la invitava quindi ad autorizzare con i propri dati “biometrici” i movimenti affinché potesse poi stornarli dal proprio conto. Immediatamente dopo aver effettuato quanto chiesto dal finto operatore bancario, la donna si rendeva conto della possibile truffa subita, accertando quindi poi l’effettivo danno dopo aver contattato il proprio istituto di credito.

Gli accertamenti dei carabinieri consentivano di risalire all’utenza utilizzata dall’autore della truffa, da cui risultavano poi anche ulteriori. Nello specifico sono state rintracciate nove diverse truffe, il cui oggetto è risultato sempre essere materiale elettronico e vestiti (televisori, telefoni cellulari, hi-fi, consolle, ma anche abbigliamento da uomo e da donna di marca) per un totale di circa 12.000 euro. Si tratta di un 31enne napoletano, già noto alle forze dell’ordine, che dopo una perquisizione domiciliare eseguita a Napoli su delega della Procura della repubblica di Terni, è stato a questa denunciato in stato di libertà.

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