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Cronaca

Coronavirus, a Terni un farmaco per i pazienti con sintomi lievi o moderati: arriva direttamente a casa

Si tratta della idrossiclorochina, già usata contro la Sars. Ecco a chi sarà somministrata e come: “Il trattamento può essere avviato a 72 ore dalla segnalazione del medico curante”

L’infezione da Covid19 nell’80% dei casi non necessità di ricovero: solo il 5/8% dei positivi ha necessità di accedere alle terapie intensive. Una grossa fetta di pazienti manifesta una sintomatologia “da lieve a moderata”.

Ed è proprio verso questo bersaglio che si concentra la terapia che la Regione Umbria sta cominciando ad applicare attraverso la collaborazione tra medici di medicina generale e le Usca, unità speciali di continuità assistenziali (ce ne sono 5 operative nella Usl Umbria 2 e 7 nella Usl Umbria 1)

L’idrossiclorochina – o Hcq – è un “farmaco in uso da oltre 70 anni, utilizzato nella profilassi della malaria e artrite reumatoide – spiega la dottoressa Daniela Francisci, direttrice della clinica di malattie infettive dell’azienda ospedaliera Santa Maria della Misericordia di Perugia - Nel 2004 è stato utilizzato per la Sars. Non esiste una terapia specifica mirata – aggiunge - Tutti i farmaci che stiamo provando hanno un loro significato ma non vengono da uno studio sistematico”.

L’Hcq sarà utilizzata su pazienti con questo tipo di sintomatologia: febbre superiore a 37,5 gradi, tosse, dispnea. La terapia avrà una durata di sette giorni, due volte al giorno. Con gli stessi sintomi ma in assenza di dispnea (ossia respirazione faticosa, alterata) la terapia consigliata sarà a base di paracetamolo.

Per quanto riguarda l’aspetto organizzativo, il farmaco sarà prescritto dal medico di medicina generale, ossia dal medico curante. “Ogni centro di salute – spiega la dottoressa Maria Donata Giaimo, della task force regionale per l’emergenza Covid19 - avrà una disponibilità proporzionale al numero di pazienti”. Il farmaco è disponibile da venerdì scorso. Prima della somministrazione, il paziente sarà sottoposto ad un elettrocardiogramma per avere un quadro clinico dettagliato della sue condizioni di salute. L’esame sarà effettuato direttamente dall’unità speciale di continuità. “Abbiamo accorciato tutti i passaggi, tecnici e burocratici – aggiunge Giaimo - In 72 ore dalla segnalazione del medico, il trattamento può essere avviato”.

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