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Cronaca

Coronavirus, tre decessi nelle ultime ore: due non erano vaccinati. Effetto obbligo green pass nei luoghi di lavoro: +34% di vaccinazioni

Nelle ultime settimane dopo l’obbligatorietà del green pass anche per i luoghi di lavoro gli accessi ai punti vaccinali per la somministrazione della prima dose sono aumentati del 34 per cento

Un vero e proprio ulteriore impulso alla campagna vaccinale dell’Umbria. L’assessorato regionale alla salute rende noto che - nelle ultime settimane - dopo l’estensione dell’obbligatorietà del green pass anche per i luoghi di lavoro, gli accessi ai punti vaccinali per la somministrazione della prima dose, sono aumentati del 34%. Inoltre il Decreto Green Pass bis ha previsto l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde anche al settore privato, inclusi i lavoratori autonomi e i collaboratori familiari quindi badanti, colf e babysitter: “Un ulteriore passo in avanti per proteggere le categorie dei soggetti fragili e delle persone anziane che hanno bisogno di assistenza a casa e che non devono essere esposti al rischio di essere presi in cura da persone non vaccinate” affermano dall’assessorato. “L’Umbria è stata tra le regioni italiane che ha maggiormente puntato sulla vaccinazione dei familiari e dei caregiver di soggetti fragili. Ora non bisogna vanificare il lavoro fatto e l’obbligo del green pass per le badanti va in questa direzione”.

Come di consueto la Regione Umbria fornisce ragguagli sul trend pandemico, a seguito del report settimanale elaborato dal Nucleo epidemiologico regionale. In tal senso la curva epidemica e la media mobile a sette giorni continuano a mostrare un andamento in diminuzione. L’incidenza settimanale mobile per 100 mila abitanti mostra il medesimo andamento con valori al 21 settembre pari 49 casi per 100 mila abitanti. Dallo studio emerge che l’indice RDT sulle diagnosi, calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni, si attesta ad un valore di 0,79. L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età mostra anche per questa settimana una maggior distribuzione dei casi tra i più giovani, anche se i valori continuano a diminuire rispetto alla settimana precedente. Nella giornata di oggi – giovedì 23 settembre - sono stati riscontrati altri tre decessi – di persone risultate positive al tampone - di cui uno è avvenuto in precedenza e registrato nella giornata odierna. I deceduti erano tutti affetti da più patologie, due di loro non erano vaccinati e uno vaccinato con due dosi.

Per l’assessorato regionale alla Salute la vaccinazione rimane l’arma principale, associata alle cure, per la lotta alla pandemia. I ricoveri e i decessi registrati negli ultimi mesi infatti, sono sempre riconducibili a soggetti che non hanno ricevuto nessuna dose, oppure si tratta di persone con comorbilità per i quali, come risaputo, la risposta immunitaria al vaccino può risultare insufficiente. La fascia della popolazione più vulnerabile, come i soggetti trapiantati e fortemente immunocompromessi, a partire dal 20 settembre, anche in Umbria sta ricevendo una dose aggiuntiva di vaccino a completamento del ciclo primario. Al momento nei punti vaccinali ospedalieri del territorio regionale sono state somministrate 552 terze dosi. 

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