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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Giro milionario di fatture false, arriva la sentenza: tutti assolti

Dieci anni fa l’indagine della guardia di finanza di Terni che aveva coinvolto numerose imprese del territorio, tra gli imputati anche una donna oggi novantenne. La decisione del giudice

Dopo un processo durato circa quattro anni, si è conclusa ieri sera di fronte al Tribunale di Terni la nota vicenda giudiziaria per fatture false iniziata da una complessa indagine avviata ormai circa dieci anni fa dalla guardia di finanza di Terni.

L’importante attività investigativa partita dall’ispezione sulla contabilità di due piccole società di consulenza la Sipa srl e la Dune srl aveva portato ad ampliare l’indagine nei confronti di molte importanti società della conca ternana, tra cui Grande Meccanica spa, Consorzio Solution srl, Team srl e una nota famiglia di imprenditori narnesi, con la contestazione di un giro milionario di fatture.

Grande Meccanica spa è una delle aziende leader nel settore e annovera fra i suoi clienti le maggiori compagnie petrolifere mondiali. Il processo nei confronti degli amministratori di Grande Meccanica si era celebrato nel 2015 e aveva portato all’assoluzione di tutti gli imputati coinvolti.

Nel frattempo molti dei protagonisti sono venuti meno e vari filoni di indagine sono stati interrotti.

Ieri di fronte al giudice Biancamaria Bertan si è svolto il secondo processo dove alla sbarra era stato chiamato Rocco Bruno, amministratore di Solution srl, uno dei più noti consorzi a livello nazionale operante nel settore della sicurezza e della sorveglianza dei cantieri.

Le vicende in contestazione riguardavano, in particolare, l’attività di sicurezza e sorveglianza svolta dalle società consorziate con Solution nei numerosi cantieri avviati negli anni 2010 – 2013 per la realizzazione degli più importanti parchi fotovoltaici aperti in tutta Italia da primarie società tra cui ad esempio Terni Energia e dal Gruppo Marcegaglia.

Insieme a Rocco Bruno erano stati chiamati a rispondere per utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti pure vari componenti della famiglia Conti.

Anche in questo caso, dopo un lungo dibattimento che si è concluso solo nel pomeriggio, è stata emessa la sentenza che ha assolto con formula piena tutti gli imputati, tra cui c’era pure una signora oggi novantenne.

L’accusa è stata sostenuta dalla pm Cinzia Cassani, mentre il collegio difensivo era composto dai professori avvocati Simone Budelli e Paolo Rossi del foro di Perugia, dagli avvocati Gianluca Bassetti e Mara Provantini del foro di Teni, dall’avvocato Andrea Andreini del foro di Spoleto.

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