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Cronaca

Incendio a Maratta, campionamenti su matrici alimentari: “Diossine sotto i limiti”. Il ‘caso’ del rilevamento sul latte di capra

Prosegue il lavoro di pubblicazione dei dati relativi all’analisi e ai controlli effettuati da Arpa Umbria in seguito all’incendio avvenuto domenica 20 febbraio presso l’impianto di trattamento di rifiuti Ferrocart

Un nuovo aggiornamento fornito da Arpa Umbria, a seguito del rogo che si è sviluppato nel corso del pomeriggio di domenica 20 febbraio. Nel corso della riunione del 24 febbraio scorso fra Arpa Umbria, Comune di Terni, Usl Umbria 2 e Istituto Zooprofilattico Umbria-Marche, si è stabilito di effettuare campionamenti su matrici alimentari-vegetali e animali, in aziende e privati compresi nelle aree contenute all’interno del perimetro individuato dalla simulazione.

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Secondo la figura 1 – riportata in allegato - viene riportato il modello di ricaduta dell’incendio. La simulazione consente di definire le aree con i massimi e minimi impatti dovuti alla dispersione e ricaduta dei fumi emessi dall’incendio utile a valutare le aree di massima e minima ricaduta al suolo di eventuali microinquinanti. Le operazioni di campionamento sono state eseguite dai tecnici dell’Usl Umbria 2 e consegnate al laboratorio di Arpa per le analisi sulla presenza negli stessi materiali campionati di diossine (PCDD/F) e policlorobifenili (PCB).

Secondo i rilevamenti sono state svolte analisi su nove campioni così distribuiti: cinque campioni vegetali (verza, broccoli e cavolfiore) e quattro campioni su prodotti animali (latte e uova). Al termine della campagna analitica risulta che per le matrici di origine animale le concentrazioni trovate di diossine risultano largamente al sotto dei limiti massimi di legge previsti dal Reg CE N. 1881/2006 ed s.m.i. Per le matrici vegetali le concentrazioni trovate di Diossine risultano largamente al di sotto del livello di azione previsto dalla Racc. 2017/663/UE. Queste le zone interessate: via Anna Kuliscioff (verza), via Walter Lessini (broccoletti), strada di Santa Filomena (cavolfiore), via del Pozzo Saraceno (latte ovino), vocabolo Carsoli (latte ovino), strada di Monte Argento (latte di capra), via Monte Totagna (uova), strada di Santa Maria Maddalena (broccolo) e via Giacomo Benucci (cavolfiore).

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Per i risultati dei policlorobifenili diossina simili, valgono le stesse considerazioni ad eccezione del risultato trovato in un campione di latte di capra il cui valore di 2,6 pg/g di grasso (cioè 2,4 picogrammi per ogni grammo di grasso) supera il limite di azione previsto per la matrice pari a 2,00 pg/g di grasso. Il campione è in corso di ripetizione.

Per la valutazione dell'effettivo superamento del livello di azione, il risultato medio dovrà essere comunque sottratto del valore di incertezza, come previsto dal Reg. 644/2017 e dal Reg. 333/2007. La contaminazione da PCB, non accompagnata da contaminazione da Diossine, non è comunque generalmente correlabile ad eventi di combustione incontrollata ma piuttosto ad una contaminazione ambientale derivante da attività industriali.

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