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Cronaca

Incendio a Sabbione, indagini avanti: dolo o incidente, l’autocombustione perde quota

Inquirenti al lavoro dopo il nuovo rogo alla zona industriale: il ruolo dei rifiuti organici. Al vaglio diverse immagini

L’ipotesi dell’autocombustione perde quota, restano in piedi il dolo o l’incidente. Questo lo scenario su cui stanno lavorando gli inquirenti a Terni, rispetto all’incendio che si è scatenato lunedì pomeriggio nell’azienda di trasporti Medei, lungo strada di Sabbione. Al vaglio ci sono anche le immagini raccolte sul posto dai vigili del fuoco e nei prossimi giorni saranno sentiti anche alcuni operai dell’azienda, come persone informate sui fatti. 

La procura della Repubblica di Terni ha aperto un fascicolo di indagine, lavorando sul campo con la polizia giudiziaria dei vigili del fuoco e dei carabinieri forestali. Tutte le ipotesi sono al momento al vaglio, ma c’è un elemento che in queste ore sta prendendo corpo sul tavolo delle indagini: ossia l’assenza, nel luogo del rogo, di rifiuti organici. Si tratta di un elemento che potrebbe rappresentare una discriminante rispetto alla ricostruzione sulle cause dell’incendio. L’ipotesi dell’innesco naturale, ossia dell’autocombustione, avviene infatti con la necessaria presenza di materiale organico, il cui deterioramento crea le condizioni minime per far scaturire le fiamme. Uno scenario che si sarebbe verificato alla Ferrocart, in occasione dell’incendio di dieci giorni fa. Su questo fronte gli inquirenti, in particolare il procuratore capo Alberto Liguori, hanno già pubblicamente rimarcato il fatto che le due situazioni non hanno collegamenti. 

Nell’incendio alla Medei invece i rifiuti presenti al momento dell’incendio sono stati individuati in bancali di legno, plastica e bottiglie di vetro: elementi che dunque non lasciano spazio per una combustione partita naturalmente. Per questo l’idea è quella di ipotizzare come maggiormente probabili le cause dell’innesco doloso o colposo, il che vuol dire innescato volontariamente da qualcuno oppure causato involontariamente da qualcuno o da qualche macchinario. Le indagini stanno lavorando proprio in questa direzione, per riuscire a capire quali siano le cause dell’innesco. Per questo vengono presi in considerazione anche gli scenari che riguardano i macchinari in uso nell’azienda o la possibilità che ci sia stato qualche altro motivo scatenante di tipo involontario. Al vaglio degli investigatori ci sono anche delle foto raccolte dai vigili del fuoco nei primissimi minuti dell’incendio e in particolare la zona di strada di Sabbione che confina con strada di Santa Filomena. 

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