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Cronaca

Pestato a morte in mezzo alla strada: il giudice conferma il carcere per il 26enne

La decisione del gip dopo l’interrogatorio di garanzia: la difesa valuta il ricorso al tribunale del Riesame

Convalidato l’arresto del 26enne di origine nigeriana. Questa la decisione del giudice per le indagini preliminari dopo l’interrogatorio di garanzia, per la morte del 40enne tunisino avvenuta nella notte tra domenica a lunedì a Borgo Bovio, a Terni

Il giudice ha quindi disposto la custodia cautelare in carcere, respingendo così l’istanza presentata dall’avvocato Francesco Montalbano Caracci. Per il giudice, come si legge nelle 9 pagine di ordinanza, “allo stato delle indagini si ritiene provato che l’arrestato si sia reso responsabile della morte del 39enne”. Il gip inoltre ritiene “accertato con elevata verosimiglianza che l'indagato la sera del 27 novembre si trovasse con il ciclista urtato da un automobilista italiano, episodio dal quale era poi scaturita la lite”.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, è “ragionevolmente casuale l'arrivo del tunisino conoscente dell'automobilista e che risulta domiciliato non distante dal luogo dei fatti, facendo da paciere nella discussione. In seguito a una lite accesa con il fermato, la vittima e l'italiano risalivano in auto cercando di allontanarsi ma l'indagato trascinava con violenza fuori dalla vettura e lo picchiava”. 

Secondo la difesa ci sono ancora diversi punti da chiarire: l’avvocato Montalbano Caracci sta valutando se presentare ricorso al Tribunale del Riesame, che potrebbe esprimersi esclusivamente alla decisione che riguarda la restrizione della libertà dell’indagato. 

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