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Cronaca

“Vivo con un reddito minimo e senza preavviso mi è stata tolta parte della pensione di cittadinanza”. La testimonianza

Il racconto di un pensionato di Amelia: “Faccio fatica ad arrivare alla fine del mese anche perché devo pagare affitto, bollette”

Una lunga storia alle spalle che ha provocato delle enormi criticità attuali. Vivere con un reddito minimo è piuttosto complicato. A maggior ragione in questo momento contingente, alquanto particolare, dove i rincari energetici hanno fatto schizzare in alto le bollette, provocando problematiche in ulteriori settori.

Alla nostra redazione di www.ternitoday.it è intervenuto un pensionato di Amelia, costretto a campare con una pensione di reversibilità, dopo il decesso della moglie. Negli ultimi anni, a seguito dell’istituzione della pensione di cittadinanza, ha potuto fruire di tale misura, in corresponsione di quanto percepito. L’importo commisurato viene accreditato, a scadenza mensile, su una carta elettronica o attraverso gli strumenti ordinariamente in uso per il pagamento delle pensioni.

“Dal 2014 circa – esordisce alla nostra redazione – vivo con circa 550 euro mensili, dettate dalla pensione di reversibilità” anche se, lo ribadiamo, ci sarebbe da raccontare una lunga storia alle spalle il quale lo ha toccato in prima persona. “All’età di 70 anni poi, è scattata una ulteriore somma di 100 euro dell’Inps”. La novità della pensione di cittadinanza: “Ho presentato il mio Isee dall’importo di circa 4700 euro. Tutto ciò mi consentiva di poter fruire anche di buoni alimentari e del bonus affitto. Dopo aver fatto richiesta nel 2019 mi è stata accreditata una somma ulteriore di 230 euro circa”.

Trascorrono tre anni senza intoppi prima del gennaio dell’anno in corso: “Andando a controllare la ricarica ho notato che dai 230 si era passati a 90 euro. Così ho chiesto delle spiegazioni e, per tutta risposta, mi è stato risposto di attendere il mese successivo dove, effettivamente, sono tornato a prendere i 230 euro precedenti”. Ulteriori scenari: “Da marzo in poi nella ricarica vengono accreditate 40 euro. Ho tentato – afferma l’uomo – in tutti i modi di avere delle delucidazioni e capire le motivazioni, senza mai ricevere delle spiegazioni esaustive. Al contempo anche l’ammontare dell’Isee è incrementato quasi del 50%, dopo che era stato sempre lo stesso tra il 2019 e l’inizio dell’anno in corso”.

Lo scenario: “Faccio davvero fatica ad arrivare alla fine del mese, a maggior ragione ora con i rincari energetici. Cosa chiedo? – conclude il pensionato – semplicemente di capire cosa è successo e contestualmente ripristinare l’importo percepito dal 2019 all’inizio del 2022”.  

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