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Cronaca

Il call center della coca: ordinazioni in Albania e consegne in Umbria. Sequestrati undici chili di sostanze stupefacenti

Sono 20 i destinatari di misure cautelari. Le ricerche, rende noto la Procura di Perugia, si sono sviluppate tra le province di Perugia, Terni e Roma

Un rifornimento continuo e costante di cocaina dall'Albania per le piazze di spaccio dell'Umbria, gestito da un gruppo strutturato che avrebbe controllato le importazioni dei carichi e la loro vendita al dettaglio. 

Sono 26 le persone indagate dalla Procura della Repubblica che ha chiesto e ottenuto dal Gip di Perugia venti ordinanze di custodia per i componenti di una presunta associazione a delinquere, finalizzata al traffico di droga. Le indagini sono partite nel giugno del 2019 quando i carabinieri hanno fermato un assuntore che aveva indicato chi fosse il suo fornitore. Era stato quello il punto di partenza per ricostruire l'esistenza di un presunto sodalizio dedito al traffico e lo smercio di cocaina, composto da uomini e donne albanesi.

Dalle indagini è emerso che il sodalizio avrebbe gestito una sorta di call center, gestito direttamente dall'Albania. Il cliente chiamava i numeri "dedicati" e chiedeva il quantitativo richiesto. Dall'Albania partiva quindi una successiva comunicazione ai terminali sul territorio umbro, per definire i dettagli dello scambio: luogo, ora e soldi da riscuotere. Le indagini hanno documentato più di 500 cessioni di stupefacenti.

La Procura di Perugia ha chiesto e ottenuto misure cautelari per 20 persone. Per uno dei destinatari dell’ordinanza è stata disposta la custodia in carcere, i domiciliari per 4, per altri 4 l’obbligo di dimora in Umbria, per 11 il divieto di dimora nella regione.

Le ricerche, rende noto la Procura, si sono sviluppate tra le province di Perugia, Terni e Roma. Individuati, al momento, sei dei venti destinatari del provvedimento: un cittadino albanese è stato arrestato, due suoi connazionali sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e per uno è scattato il divieto di dimorare in Umbria. per un uomo e una donna gli arresti domiciliari. I carabinieri, nel corso delle indagini, hanno sequestrato 20 mila euro e 11 chili di cocaina, 6 provenienti dalla Germania e 5 chili trovati in possesso di un albanese, residente ad Assisi, che al dettaglio avrebbe fruttato circa 3 milioni.

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