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Cronaca

“Criminalità organizzata e mercato nero alimentato dai Serd, così la droga finisce nelle mani dei nostri giovani”

Il procuratore della Repubblica di Terni, Alberto Liguori, ascoltato dalla commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza: lezioni di morale e linguaggi che non impattano, le politiche giovanili del territorio hanno fallito

“Io parto da un caso: la morte di due ragazzini di 15 anni, GIanluca e Flavio, un caso unico in Italia, deceduti entrambi nel corso della stesa nottata a causa della cessione da parte di un adulto che frequentava da diciannove anni il Serd Terni di metadone, poi assunto in un cocktail tra farmaci e alcol”.

È successo qualcosa nella notte fra il 6 e il 7 luglio dello scorso anno che non può passare sotto silenzio. E infatti, la morte di Flavio e Gianluca sono il filo rosso lungo il quale si è sviluppato l’intervento che il procuratore della Repubblica di Terni, Alberto Liguori, ha reso questa mattina – 24 marzo – di fronte alla commissione parlamentare su infanzia e adolescenza. Assieme a Liguori, è stato ascoltato anche Antonio Sangermano, procuratore della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di Firenze.

“Il mio – spiega Liguori nella sua relazione – è un osservatorio privilegiato perché tiene conto di una giurisdizione di 240mila abitanti per 36 comuni”. E in questo territorio c’è “attenzione e preoccupazione per le elevate criticità che derivano dalla facilità di accesso dei giovani alle droghe”. Facilità di accesso che, per Liguori, si dipana su “due distinti canali: la criminalità organizzata e il mercato nero, alimentato dai Serd territoriali”, anche a causa della “legislazione nazionale” e delle “linee giuda regionali”.

Liguori dunque analizza il “fenomeno criminale e sanitario delle dipendenze patologiche” sotto due diversi punti di vista, ossia la repressione e la prevenzione.

Dal punto di vista investigativo si parte dunque da quello che Liguori definisce “shopping giovanile” di sostanze stupefacenti che a Terni avviene tra “supermercati della droga” e “mercato nero”.

A QUESTO LINK IL VIDEO COMPLETO DELL'INTERVENTO DEL PROCURATORE LIGUORI

“L’elevato consumo di droga – aggiunge il procuratore - è favorito da un dato geografico: l’asse Roma, Orte, Terni per cui lo stupefacente stoccato a Roma arriva a Orte e poi si diffonde su due assi: quello che porta verso nord, raggiunge Orvieto, l’altro arriva a Terni”.

Una volta arrivata in città, la droga trova un mercato in grado di assorbirla in grandi quantità. E tra i clienti più attivi, c’è il vasto pubblico giovanile. Altrimenti, dice Liguori, non si spiegherebbe “l’elevato numero di segnalazioni di minorenni alla prefettura per assunzione personale”.

Evidente che, alla domanda, corrisponda un’offerta. Altrettanto inspiegabile sarebbe altrimenti “il numero di arresti in flagranza per spaccio nei confronti di giovani”, prosegue Liguori, dando anche il numero di “duecento arresti in media effettuati all’anno nell’ultimo triennio”.

Il procuratore ripercorre dunque alcune operazioni portate a termine in questi ultimi tempi, spiegando che l’attività investigativa ha avuto un importante impulso grazie anche alle mutate tecniche: agenti sotto copertura, riprese audio e video e non solo. “A dicembre 2018 abbiamo effettuato 30 arresti e documentato 130 episodi di spaccio in soli 45 giorni”, dice riferendosi all’operazione Ghotam.

“Nel comunicato che illustrava quei risultati – aggiunge poi il procuratore – spigavamo ai cittadini di avere restituito loro importanti zone della città e che quelle stesse aree dovevano essere occupate prima che la criminalità tornasse all’attacco”.

“E invece – nota amaro il procuratore – le politiche giovanili degli enti locali non hanno riempito quegli spazi. Non ci sono state offerte per riempiere quegli spazi, non ci si mette all’ascolto dei giovani”. Le risposte sono state al contrario “lezioni di morale e un linguaggio che non impatta, tediose lezioni a scuola sui danni delle droghe”.

“Intanto le agende politiche degli enti locali quegli spazi non li hanno riempiti e il turn over dei soldati della morte sostituisce quei mercanti. Sulla morte di Gianluca e Flavio è calato il sipario dopo fiaccolate e paginate. Intanto, a ottobre è morta un’altra giovanissima, Maria Chiara, finita in overdose il giorno del suo compleanno. Intanto, un altro giovane, trattato come un rifiuto viene abbandonato su un marciapiede dopo avere assunto la droga dello stupro e il suo spacciatore, liberato, è stato riarrestato con la droga dello stupro”.

“Intanto – è la parte finale dell’intervento del procuratore – i Serd affidano agli utenti farmaci da gestire nelle proprie abitazioni con scorte per due settimane, senza tenere in considerazione le capacità criminali potenziali dell’utente tossicodipendente”.

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