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Cronaca

Spoleto richiama l’annessione a Terni: “Trascinati in zona rossa con enormi danni economici”

Il comitato ‘Spoleto in provincia di Terni’ torna a far sentire la propria voce a proposito della localizzazione nella zona rossa

La tematica è alquanto datata e torna in auge sempre più spesso, soprattutto in un’ottica di riequilibrio territoriale. Il comune di Spoleto conta attualmente 189 casi di positività al Coronavirus, un dato che deve essere comparato con l’indice tasso di contagi per mille abitanti residenti. Ebbene tale rilevamento è pari a 4,99 ossia molto contenuto, rispetto a diverse realtà del perugino. Tuttavia, a seguito delle decisioni adottate a livello regionale, essendo estesa a tutta la provincia – la zona rossa – anche il territorio spoletino è stato oggetto da tali restrizioni previste. Misure che non sono passate inosservate, soprattutto dal comitato ‘Spoleto in provincia di Terni’ che ha espresso tutto il proprio disappunto.

“Spoleto è al di sotto della media regionale per numero di contagiati per abitanti. Eppure – scrivono - viene "trascinata" dalla Provincia di Perugia in zona rossa, con enormi danni economici per i commercianti. Vogliamo la Provincia Terni-Spoleto”.

Nei giorni scorsi il locale comitato si era espresso anche in merito alla conversione dell’ospedale di Spoleto in nosocomio Covid, andando poi ad evidenziare i vantaggi che potrebbero sorgere in merito ad una possibile unificazione. Riequilibrio territoriale con una motivazione preponderante: “Una nuova Provincia non è che l’inizio di una collaborazione più ampia che va anche al di là dei meri poteri della Provincia. Sarebbe un primo segnale di uscire dall’isolamento in cui altre realtà ci hanno relegato e la ripresa d’orgoglio di una città umiliata negli anni dagli interessi di Perugia e Foligno”.

 

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