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Cronaca

I badanti della truffa, raggirano un anziano per rubargli diecimila euro: arrestati

Terni, con la scusa di aiutarlo nelle faccende di casa, lo convincono ad accendere un finto mutuo per l’acquisto di una proprietà immobiliare. Le indagini dei carabinieri di Terni scoprono l’inganno

Trent’anni lui, ventisette lei. La faccia amica e la disponibilità a dare una mano all’anziano vicino di casa. Ma quelle cortesie erano più che interessate. Perché, con la scusa di aiutarlo nelle faccende domestiche e nelle cose di tutti i giorni, hanno prima conquistato la sua fiducia e poi lo hanno derubato. Fino a quando le indagini dei carabinieri di Papigno non hanno scoperto la truffa.

E così ieri sera, 3 novembre, a Terni sono scattate le manette nei loro confronti: lui è stato raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare nel carcere di vocabolo Sabbione, mentre per la donna è stata disposta la misura degli arresti domiciliari.

Per smascherare il raggiro, gli investigatori hanno lavorato a lungo, monitorando costantemente i conti correnti bancari dei due. Ed è analizzando i movimenti finanziari che hanno notato i versamenti sospetti. Che l’anziano, 65 anni, effettuava mensilmente convinto di onorare le rate di un finto mutuo da diecimila euro che i due lo avevano convinto ad accendere per finanziare l’acquisto di una piccola proprietà immobiliare.

In realtà non c’era alcuna transazione né tantomeno alcun contratto di prestito con nessuna banca. Molto più semplicemente, i due avevano approfittato della sua fiducia – e del fatto che vivesse da solo – per mettere in piedi il raggiro.

“I carabinieri, e tutte le forze di polizia, sensibili da sempre ai cambiamenti della società – spiega una nota diffusa dal comando provinciale dell’Arma di Terni - devono sempre più soventemente confrontarsi con le problematiche di una popolazione sempre più anziana, la cui categoria è caratterizzata da alcuni fattori di vulnerabilità (per esempio, oltre l’età anagrafica, il minore vigore sia fisico che mentale ed una forte necessità di comunicare e di relazionarsi) che la rendono assai facile preda di criminali senza scrupoli”.

“Non da ultimo, è importante sottolineare che l’anziano che subisce una truffa, oltre che essere vittima del reato, affronta (cosa assai di sovente più dolorosa) il trauma psicologico di non sentirsi più adeguato o addirittura troppo ingenuo. Per tutti questi motivi, lo sforzo dell’arma dei carabinieri, e di tutte le altre forze di polizia, è massimo ed è volto alla prevenzione ed alla repressione di tali vergognose condotte criminali che devono e potranno sempre essere denunciate presso i comandi stazione carabinieri sparsi sul territorio”. 

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