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Cronaca

Coronavirus, terza dose “per tutti”. E in autunno vaccinazione unica Covid-influenza

Circa diecimila già prenotati per la dose “booster”. Rezza: sarà una possibilità offerta soprattutto ad alcune categorie di popolazione e per contribuire al successo di una doppia campagna vaccinale

Sono 9.920 in Umbria i cittadini prenotati per ricevere la terza dose di vaccino anti Covid. Di questi, 6.480 sono over 80: lo rende noto la Regione Umbria raccomandando ai cittadini che hanno prenotato la somministrazione della terza dose di rispettare l’orario scritto nel messaggio sms. Coloro che invece si presentano senza appuntamento ai punti vaccinali dovrebbero evitare di concentrare la presenza nelle prime ora della mattina, ma di usufruire di tutto l'orario di apertura. Il tutto al fine di evitare code che potrebbero creare disagi agli utenti e agli operatori.

E la terza dose è stata argomento di discussione anche nell’ambito della consueta conferenza stampa del venerdì sul monitoraggio della pandemia presso il ministero della salute.

“La terza dose verrà comunque offerta a tutti - ha detto il direttore generale della prevenzione del ministero della salute, Gianni Rezza - e ci si augura un’adesione molto alta anche per questi richiami. La circolare prevede che la campagna di richiamo ai sanitari avvenga appena completata la somministrazione della dose booster per ultraottantenni e personale del personale delle Rsa - ha aggiunto Rezza - La circolare attualmente raccomanda di iniziare a somministrare una dose booster ai sanitari ultrasessantenni o con fragilità e a quelli particolarmente esposti. Ma lo ripeto, la terza dose è a disposizione di tutti, senza obbligo perché l'obbligo è sempre un’ultima ratio, ma certamente molto consigliata e ci auguriamo vi sia un’adesione molto elevata”.

In previsione dell’autunno e dunque dell’avvio della campagna per la vaccinazione antinfluenzale, Rezza ha aggiunto che “molti Paesi hanno iniziato a consigliare o comunque non sconsigliare il vaccino antinfluenzale anche in concomitanza con quello per il Covid. Manca ancora un pronunciamento di enti regolatori internazionali come Ema ma il ministero della salute sta studiando questa possibilità insieme ad Aifa. Non è detto che faremo una vera e propria raccomandazione, ma quanto meno sarà una possibilità offerta soprattutto ad alcune categorie di popolazione e per contribuire al successo di una doppia campagna vaccinale”.

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