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Economia

Acciai Speciali Terni presenta il bilancio di sostenibilità: “Massima attenzione. Investimenti per 35 milioni in tutela ambientale”

La conferenza stampa da remoto nel secondo report riguardante le attività concernenti l’anno fiscale 2018/2019 compreso tra il 1 ottobre 2018 ed il 30 settembre 2019

“L’attenzione alla sostenibilità non è uno slogan, ci crediamo veramente”. L’amministratore delegato di Acciai Speciali Terni Massimiliano Burelli ha introdotto il secondo report concernente il bilancio di sostenibilità, relativo all’anno fiscale 2018/2019. “Una sostenibilità ambientale, sociale ed economica che consideriamo valori volti a salvaguardare la terra in cui viviamo”. Alla conferenza hanno presenziato Fabrizio Vigni, Massimo Calderini e Dimitri Menecali.

Il Dottor Vigni ha spiegato come: “Il bilancio di sostenibilità rendiconta gli aspetti ambientali e sociali. Non sarebbe un obbligo per Ast. Lo presentiamo volontariamente per illustrare in modo trasparente e rigoroso gli impatti ambientali e sociali. Il rapporto contiene indicatori di circolarità. Per fronteggiare la pandemia l’Unione Europea sta profondendo uno sforzo senza precedenti. Guidare la trasformazione verso uno sviluppo dell’economia circolare, rafforzando la competitività sui mercanti. L’industria dell’acciaio fa parte della strategia. Un materiale permanente, può essere utilizzato potenzialmente all’infinito. Gran parte dei prodotti possono essere disassemblati e recuperati per recuperarne altri. L’azienda sta sviluppando progetti di avanguardia per il recupero delle scorie, riduce i gas ad effetto serra. Dal punto di vista della circolarità ad oggi, nel caso di Ast, il 66,4% dei materiali provengono dal recupero, rispetto al 17,7% dell’Italia”.

Successivamente l’ingegner Calderini ha aggiunto: “Ast nel periodo di riferimento ha utilizzato 1.277 mila tonnellate di materiali. Sul totale menzionato il 66% proviene da riciclo. Se misurato sul complessivo dei metalli utilizzati il tasso di circolarità cresce al 76,5%. La produzione dei rifiuti pericolosi si è ridotta del 4,7%”. Infine Menecali dichiarato: “L’azienda sta portando avanti un progetto all’avanguardia che richiederà un impegno economico rilevante. Trasformare parte della scoria prodotta in un sotto prodotto per diverse finalità”.

Tra i numeri evidenziati la riduzione dei gas ad effetto serra, le cui emissioni per unità di prodotto si sono ridotte del 9% nell’ultimo triennio. Inoltre la realizzazione del progetto per il recupero e il riutilizzo delle scorie (oltre 300.000 tonnellate all’anno), con la società finlandese Tapojarvi. Un progetto di avanguardia in Europa, ispirato ai principi della circular economy con un investimento di circa 60 milioni di euro. Senza dimenticare i 35 milioni di investimento per la tutela ambientale e l’indice di frequenza degli infortuni pari a 3,4, rispetto ad un valore medio di 22 in aziende simili del settore siderurgico.

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