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Economia

Area di crisi complessa, arrivano bando e fondi per i progetti dedicati al rilancio del territorio di Terni-Narni: come fare per partecipare

Sarà possibile presentare la domanda dal 5 maggio fino al 15 giugno. Il bando è destinato alle micro, piccole e medie imprese

Diciassette comuni interessati del territorio, 2.976 mila e 942 euro stanziati per il rilancio del progetto di Area di crisi complessa di Terni-Narni. L’assessore regionale Michele Fioroni annuncia che sono stati pubblicati i bandi che interessano direttamente le micro, piccole e medie imprese, che intendono realizzare progetti di investimento, conseguendo congiuntamente l’ampliamento della capacità produttiva.

Area di Crisi complessa comprende i seguenti municipi: Acquasparta, Amelia, Arrone, Avigliano Umbro, Calvi dell’Umbria, Ferentillo, Giove, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Montefranco, Narni, Otricoli, Penna in Teverina, Polino, San Gemini, Stroncone e Terni. Sono state introdotte importanti premialità per impresa 4.0 e investimenti in digital trasformation. Inoltre previste anche le consulenze per digital assessment e per indirizzare concretamente le aziende a rinnovare i loro processi. Il bando destinato finanzierà investimenti da 50.0000 euro a 1.500.000 di euro. Sarà possibile presentare domanda dal 5 maggio fino al 15 giugno.

Intervento di Laura Dimiziani 

A seguito della pubblicazione del bando la responsabile Cna per il ternano Laura Dimiziani ha affermato: “Valutiamo molto positivamente il bando emanato dalla Regione, perché incentivare gli investimenti in un momento tanto difficile significa fornire gli strumenti per promuovere nuova occupazione stabile nelle imprese di produzione e di servizi alla produzione, a prescindere dalla loro dimensione. Infatti, saranno ammessi investimenti a partire da un valore di 50mila euro. Questo significa che anche imprese di piccola dimensione potranno avvalersene per fare investimenti riconducibili nella sostanza a Impresa 4.0 e, in generale, per tutti gli investimenti innovativi. Una novità importante è rappresentata dalle consulenze agli investimenti, il cui costo viene fatto rientrare tra quelli ammissibili. Anche in questo caso si tratta di un elemento che va incontro alle esigenze delle imprese più piccole, che raramente possiedono le competenze interne per fare valutazioni di questo genere. Un’altra novità del bando riguarda l’inclusione delle opere murarie, purché riconducibili all’investimento in macchinari”

“Gli unici elementi critici – aggiunge Dimiziani – sono rappresentati dalla dotazione finanziaria di soli tre milioni di euro e dall’aver limitato alle sole imprese in contabilità ordinaria la possibilità di accedere al bando. Per entrambi gli aspetti abbiamo già chiesto dei correttivi. Caratteristiche analoghe e identico giudizio esprimiamo anche nei confronti del bando riservato alle imprese con sede nell’area della ex Merloni. A questo punto, però, quello che ci auguriamo come Cna, è che nei prossimi mesi la Regione metta a disposizione risorse più corpose per il sostegno agli investimenti attraverso bandi a valere anche sul resto del territorio regionale. Gli investimenti e l’acquisizione di maggiori competenze, infatti, rappresentano le vie principali per far ripartire l’economia e creare occupazione. A questo proposito – conclude Laura Dimiziani - suggeriamo alla Regione di voler considerare la possibilità di incentivare anche le consulenze funzionali all’advertising digitale e alla customer care, vale a dire le nuove funzioni aziendali strategiche per il sostegno alla digitalizzazione in atto nelle imprese, anche in quelle di piccole o piccolissime dimensioni”.

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