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Ci potrebbero essere anche l’Umbria e Terni nel “supergoverno” di Mario Draghi

Tra i nomi in circolazione per il ministero della transizione ecologica, c’è anche quello di Catia Bastioli. L’ad di Novamont può vantare un curriculm di altissimo profilo: nel 2019 venne “chiamata” da Pd e 5S per le elezioni regionali. Ma, in quel caso, rinunciò all’invito

Tra i nomi che circolano in queste ore per il ministero della transizione ecologica, il superdicastero caldeggiato da Beppe Grillo e annunciato dalle associazione ambientaliste, c’è anche quello di Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont.

Nata a Foligno, ha 62 anni, e si è laureata in chimica presso l’Università di Perugia. Nel 2011 aveva partecipato come oratrice alla seconda edizione della Leopolda renziana, dove aveva presentato il suo progetto di chimica verde e di rigenerazione territoriale. Durante il governo Renzi, venne nominata presidente di Terna dal consiglio di amministrazione di Cassa depositi e prestiti.

Nel 2016 è stata insignita del Premio Panda d’Oro per le sue qualità e i suoi meriti dedicati a concretizzare una nuova chimica che mira a rispettare l’economia circolare.

Fu proprio Grillo, un paio di anni fa, ad esprimere parole di elogio per la Mater-Biotech, polo industriale della Novamont, che ha la sua sede legale a Novara e quella produttiva a Terni. Attraverso un post sul blog e un video, Grillo raccontava di essere andato a visitare l’impianto di Bottrighe Adria. “Un’eccellenza italiana che deve essere valorizzata e conosciuta da tutti, perché il rispetto per l’ambiente e il futuro dei nostri figli deve essere sempre al primo posto”.

Il nome di Catia Bastioli era tornato d'attualità anche nel 2019, quando per breve tempo si parlò di lei come della possibile candidata congiunta dell'alleanza Pd-M5S per le elezioni regionali in Umbria. Aveva presto fatto sapere di non essere interessata: “Preferisco proseguire nei miei attuali incarichi”.

Darà la stessa risposta anche a un’eventuale chiamata di Mario Draghi? Il suo curriculum è di altissimo profilo. Il Quirinale l’ha insignita due volte di alte onorificenze: Cavaliere della Repubblica nel 2013 e nel 2017. Nel 2008 ha ricevuto la laurea honoris causa dall’Università di Genova in chimica industriale e successivamente dall’Università di Foggia.

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