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Case fredde e malandate, servizi distanti e quartieri poco sicuri: così vivono i “nonni” dell’Umbria

Il report dell’Istituto superiore di sanità sulla condizione degli anziani nella regione. Quasi uno su cinque tra gli over 65 manifesta sintomi di depressione

Si chiama passi d’argento, ma restituisce una fotografia che non ha niente di brillante. È lo strumento attraverso il quale l’Istituto superiore di sanità monitora la condizione di vita degli anziani attraverso una serie di parametri, che vanno dallo stato di salute alle condizioni socio-economiche.

Una parte di questi dati è riportata da Umbria in cifre, portale curato dagli uffici statistici della Regione. Uno degli ultimi approfondimenti dice ad esempio che nel 2019 in Umbria, il 29,1% delle persone con 65 anni e più ha almeno una difficoltà nell’accedere ai servizi sanitari, a quelli de Comune, al medico di famiglia, alla farmacia, così come a negozi di generi alimentari, supermercati o centri commerciali, per una percentuale comunque inferiore alla media italiana, pari al 34,9%.

Il 67,8% degli anziani umbri presenta almeno un problema strutturale nella propria abitazione tra i seguenti: le spese per l’abitazione sono troppo alte, l’abitazione è troppo piccola, l’abitazione è troppo distante da quella di altri familiari, vi sono irregolarità nell’erogazione dell’acqua, l’abitazione è in cattive condizioni (infissi, pareti, pavimenti, servizi igienici, in inverno la casa non è sufficientemente riscaldata) contro il 61,3% dell’Italia mentre il 15,3% degli anziani in Umbria percepisce il quartiere in cui vive come poco sicuro contro il 14,7% della media italiana.

Un altro parametro riguarda ad esempio la diffusione di sintomi legati alla depressione che interessa circa un over 65 su cinque nel territorio regionale (19%, il secondo dato più alto in Italia dopo la Campania, 23%, a fronte di una media nazionale del 13%). L’elemento positivo è che in più dell’83% dei casi si assiste ad una richiesta di aiuto, nonostante le difficoltà già descritte nel poter accedere ai servizi medici e sanitari.

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