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Venerdì, 26 Aprile 2024
Salute

Ha 98 anni e un udito perfetto, ma non tutti i ternani ci sentono bene: i risultati di “Nonno ascoltami”

Quella in piazza della Repubblica a Terni è stata l’unica tappa in Umbria della campagna promossa dalla onlus Udito Italia. Il dottor Santino Rizzo: “Per il 2050 si prevede che l’incidenza possa arrivare al 24 per cento, coinvolgendo i più giovani. La prevenzione è il futuro della nuova medicina”

Duecentocinquanta esami audiometrici con rispettive otoscopie per uno screening che, anche quest’anno, a Terni ha visto una grande partecipazione. Tra le curiosità, l’esito dell’esame cui si è sottoposto un ternano di 98 anni, che ha un udito perfetto senza alcuna protesi.

In piazza della Repubblica, che ha ospitato la campagna di informazione e prevenzione dei disturbi uditivi “Nonno ascoltami!” della onlus Udito Italia, l’equipe medica composta da cinque audiometristi e due specialisti coordinata da Santino Rizzo, direttore di otorinolaringoiatria e chirurgia cervico-facciale dell’azienda ospedaliera di Terni, ha accolto i cittadini che si sono sottoposti ad esame audiometrico e hanno chiesto informazioni su un disturbo che, in Umbria, coinvolge il 13, 14 per cento della popolazione. L’iniziativa si è svolta con la collaborazione della Misericordia di Terni.

Nonno ascoltami 1-2“Oltre il 15 per cento delle persone controllate, in presenza di esami che richiedevano ulteriori approfondimenti, sono stati indirizzati agli ambulatori dell’azienda ospedaliera - spiega Santino Rizzo - In prevalenza le persone che hanno partecipato allo screening sono over 60, ma ci sono anche utenti sotto i 50 anni”.

“In Umbria la campagna ha toccato solo Terni - aggiunge Rizzo - che ha una lunga tradizione nella prevenzione di queste patologie. Gli screening sono fondamentali se guardiamo le previsioni, molto preoccupanti. Per il 2050 si prevede che l’incidenza possa arrivare al 24 per cento, coinvolgendo i più giovani. Sarebbe utile che questo tipo di screening venga inserito nelle iniziative promosse dalla sanità pubblica. La prevenzione - conclude Rizzo - è il futuro della nuova medicina, un investimento che nel tempo dà frutti significativi”.

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