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Orvieto, la tradizione si rinnova: lo spettacolare volo della Palombella con gli occhi del drone

L'emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha portato Soprintendenza, Touring Club e associazione Orvieto e Medioevo

Un omaggio alla tradizione della Palombella di Orvieto, festa popolare nata al tramonto del Medioevo come ornamento della solennità della Pentecoste. 
Una tradizione coltivata dalla città come esperienza di coesione e identità, rinnovata negli anni dalla collaborazione solidale e divenuta espressione del sentire contemporaneo.
Un video spettacolare realizzato in occasione della Festa della Palombella dalla Soprintendenza ABAP Umbria, nato da un'intuizione dell'Associazione Orvieto e Medioevo in collaborazione con il Club di Territorio di Orvieto del Touring Club Italiano come testimonianza autentica in un momento particolare come quello attuale che impedisce di partecipare fisicamente alla festa di piazza. A regalare un inedito punto di osservazione è il drone pilotato dal fotografo Massimo Achilli sul percorso che ogni anno, da secoli, porta la colomba dalla sommità della Chiesa di San Francesco fino alla Cattedrale di Santa Maria Assunta.

Il dispositivo tecnologico è stato condotto al suo interno, come avveniva in origine quando l’arrivo nel cenacolo era posto davanti al presbiterio, al centro dello spazio liturgico. Ora che anche le statue degli Apostoli hanno fatto ritorno in Duomo, dopo oltre un secolo di esilio, l'ingresso della colomba, simbolo dello Spirito Santo, che poi si libra in un ideale abbraccio alla città, acquisisce un ulteriore significato di speranza suggellato dalle note del Concerto in C Grosso Mogul BWV 594 di Bach, con la consulenza musicale del Maestro d'Organo Nello Catarcia. 

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