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Erbacce e vicoli in abbandono: viaggio a Sant’Urbano, il “paese dimenticato”

L’intervento di Sergio Bruschini, consigliere comunale, sullo stato in cui versa la frazione di Narni: “Un patrimonio storico del nostro territorio che va curato e valorizzato”

Sant’Urbano è un paese dimenticato dall’amministrazione comunale. È Sergio Bruschini (Forza Italia) a denunciare lo stato di degrado in cui versano i vicoli della frazione narnese. “Spesso - afferma l’esponente di Forza Italia - nei discorsi che animano la politica cittadina riguardo alle strategie di sviluppo, improntate sulla valorizzazione del turismo, vengono citati borghi ed antichi castelli del circondario, che vengono definiti come una risorsa importante. Essi, viene detto ed è vero, rappresentano una ricchezza di storia, cultura e tradizioni da mettere in rete per poter essere visitati. La realtà però è ben diversa”.

“Chiamato da alcuni cittadini che vivono a Sant’Urbano a visitare il loro borgo – prosegue Bruschini - ho avuto modo di constatare in quale stato versa il paese. Ciò che salta subito agli occhi è lo stato di conservazione della porta principale delle mura del castello, sovrastata da un importante arco che denota i segni del tempo e della necessaria opera di consolidamento e manutenzione di cui c’è bisogno se si vuole ancora preservarne la stabilità. Che dire poi delle vie interne che si inerpicano all’interno del paese? Queste presentano in modo evidente uno stato manutentivo alquanto carente. Non se la passano meglio vie e vicoli, i cui camminamenti sono tutti invasi da erbacce che nessuno provvede a tagliare. Si salvano solo alcune zone dove quella manutenzione che spetterebbe al comune fare viene effettuata da qualche cittadino di buona volontà che provvede di sua sponte a tagliare l'erba ed a tenere pulite le strade”.

“Sant'Urbano - conclude Bruschini - non può e non deve essere abbandonato a se stesso, sia perché ci vivono i nostri concittadini che devono poter usufruire degli stessi servizi garantiti a tutti, sia perché rappresenta un patrimonio storico del nostro territorio, che va preservato al pari di altri borghi. Se davvero il comune intende far seguire i fatti alle parole e valorizzare i nostri borghi ed i nostri vecchi castelli per renderli fruibili ad un nuovo sviluppo turistico, che cominci a dimostrarlo intervenendo per rendere questi luoghi decorosi ed accoglienti”.

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