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Cronaca

Allerta Coronavirus, picco di contagi nel ternano. La rassicurazione: “Non ci sono focolai locali”

In attesa del nuovo bollettino alcuni dati: ieri si è raggiunto il numero massimo giornaliero di persone risultate positive al Covid-19

Una parabola che tende a crescere, con una rassicurazione piuttosto importante da tenere a mente. “Non ci sono focolai locali” in merito alla diffusione del Coronavirus. Il bollettino fornito ieri mattina dalla direzione della salute dell’Umbria, ha fatto emergere alcuni dati sotto certi punti di vista ‘nuovi’ riguardanti il territorio ternano. Il primo fa riferimento al numero di contagi: sette in più rispetto alla giornata precedente, ossia il massimo giornaliero fatto registrare fin qui, almeno stando a quanto riportato dagli aggiornamenti ufficiali. Il secondo invece coincide con i soggetti monitorati: +56 comparando i due giorni antecedenti. Anche in questo caso, il trend è al rialzo così come i soggetti usciti dall’isolamento con un plusvalore di trentadue (e questo è sicuramente un aspetto positivo da sottolineare, ndr).

Aumentano i contagi in provincia ed anche le persone ricoverate all’ospedale di Terni. La curva si era leggermente impennata a cavallo tra l’8 e il 10 marzo quando si è passati da uno a tre soggetti in osservazione, al reparto malattie infettive e soprattutto da zero a due pazienti ricoverati in terapia intensiva. Alla giornata di ieri ne risultano complessivamente sei (distribuiti equamente) sui sedici complessivi dell’Umbria.

Il dato regionale ed i casi ufficializzati

Al momento la ripartizione su base regionale conta 37 casi riscontrati nella provincia di Perugia e 25 in quella di Terni. Ragionando da un punto di vista prettamente demografico su scala proporzionale il territorio ternano sembra essere maggiormente colpito. Lo si evince da un dato prettamente numerico: la prima computa oltre 600mila abitanti, la seconda più di 220mila. Sono stati ufficializzati pazienti positivi nei seguenti comuni. Il primo a Montecastrilli (datato 28 febbraio). Successivamente a Sangemini, Terni, Baschi, Orvieto e Porano (gli ultimi due ieri ndr).

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