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Cronaca

“Duecentomila vaccini entro il prossimo ottobre, ma non ci sarà un effetto miracolistico”

L’Umbria comincia a preparare il sistema per la distribuzione del farmaco anti Coronavirus: saranno predisposti dodici punti di erogazione, le persone saranno chiamate a presentare la volontà di vaccinarsi

Quattro ospedali, dodici punti di erogazione e un piano da mettere a punto sotto la supervisione di una task force che è già al lavoro e si compone di trenta persone. L’Umbria comincia a mettere a punto i dettagli del piano di vaccinazione anti Coronavirus che scatterà tra gennaio e febbraio 2021. Una operazione piuttosto complessa e che potrebbe dover fare i conti con un ostacolo in più. Ossia la necessità di gestire una possibile terza ondata di contagi da Covid che potrebbe –tra le altre cose – essere scatenata dal ritorno delle lezioni scolastiche in presenza che, in Umbria, muoveranno circa 140mila studenti.

L’obiettivo è quello di vaccinare almeno 200mila persone entro il prossimo autunno. Tenendo presente che “non c’è da aspettarsi comunque un effetto miracolistico del vaccino”, ha detto Antonio Onnis, durante la conferenza stampa della task force regione che gestisce l’emergenza Coronavirus.

Il vaccino della Pfizer arriverà alla base militare di Pratica di Mare. Da qui sarà trasportato dall’esercito in camion con celle frigorifere (a -75°) in 300 punti di stoccaggio in tutta Italia. Per l’Umbria, si tratta degli ospedali di Perugia, Terni, Foligno e Città di Castello.

Il vaccino sarà somministrato seguendo una serie di criteri che punteranno a mettere anzitutto in sicurezza la fascia più a rischio della popolazione. Si darà dunque priorità agli anziani, a cominciare da quelli in età più avanzata, fino a scendere per poi estendere la somministrazione ad una fetta quanto più estesa di persone.

Essendo su base volontaria, infine, le persone saranno chiamate a presentare la volontà di vaccinarsi così da andare a comporre delle agende sulla base delle quali programmare le attività che – molto probabilmente – richiederanno anche un incremento dal punto di vista del personale medico e infermieristico.

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