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Cronaca

Coronavirus, l’Umbria torna in zona gialla: tutte le novità a partire da lunedì 26 aprile

Il nuovo Decreto Legge denominato “Riaperture” traccia la linea di demarcazione, seguendo le colorazioni delle varie regioni. In Umbria torna il giallo dopo settimane di colore arancione

Una curva del contagio in progressiva, quanto significativa, decrescita ha consentito all’Umbria di tornare nella fascia di rischio gialla. A seguito del nuovo Decreto Legge ‘Riaperture’ la regione seguirà le seguenti direttive, a partire da lunedì 26 aprile.

Torna la possibilità di spostarsi tra regioni di colorazione giallo. Inoltre è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata, abitata una volta al giorno - dalle 5 alle 22 - a quattro persone oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Le persone che si spostano potranno portare con sé i minorenni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi. Le novità riguarderanno anche la didattica che si svolgerà in presenza per servizi educativi per l'infanzia, della scuola dell'infanzia, della scuola primaria (elementari), della scuola secondaria di primo grado (medie). Per ciò che concerne la secondaria di secondo grado è garantita ad almeno il 70% degli studenti, fino al raggiungimento del totale. Anche le lezioni delle università si dovranno tenere prioritariamente in presenza.

Tra le novità più attese quelle relative a bar e ristoranti, spettacoli e sport di squadra. Sono infatti consentite le attività dei servizi di ristorazione, con consumo al tavolo - esclusivamente all’aperto a pranzo e a cena - nel rispetto dei limiti orari agli spostamenti in vigore (coprifuoco permane dalle 5 alle 22). Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati. Gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto, sono svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati. Inoltre a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale. La capienza consentita non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata. Il numero massimo di spettatori non può comunque essere superiore a 1.000 per gli spettacoli all'aperto e a 500 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Infine torna la possibilità di praticare sport di squadra e da contatto in attesa della data del 15 maggio dove saranno previste, nelle regioni con la fascia di rischio adeguata, ulteriori riaperture.

ORDINANZA DELLA PRESIDENTE TESEI 

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