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Cronaca

Spaccio, omicidio e radicalizzazione religiosa: 132 stranieri “cacciati” da Terni in 9 mesi

L’ultima espulsione riguarda un egiziano di 22 anni accompagnato a Bari e poi rimpatriato nel Paese d’origine

Sono 132 le espulsioni di cittadini stranieri eseguite dall’ufficio immigrazione della questura di Terni da inizio anno ad oggi. “Molte – spiegano dalla questura di Terni - sono il risultato dell’attività di monitoraggio costante, da parte degli operatori, sui requisiti che determinano la permanenza sul territorio nazionale, in mancanza – o con la perdita - dei quali si procede alla revoca o al rifiuto del rinnovo del permesso di soggiorno”.

L’ultima operazione riguarda un cittadino egiziano di 22 anni, con precedenti per spaccio, al quale è stato rifiutato il permesso di soggiorno a causa dei gravi precedenti penali, è stato accompagnato al centro di permanenza e rimpatrio di Bari per il successivo rimpatrio nel suo Paese di origine.

Nei giorni scorsi, altri tre stranieri, ritenuti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica, sono stati espulsi ed accompagnati alla frontiera aerea di Fiumicino: un albanese di 33 anni, gravato da reati contro la persona, furto in abitazione, detenzione illegale di armi e spaccio; un suo connazionale di 26 anni, pregiudicato per spaccio di cocaina e reati contro la persona e un tunisino di 45 anni con precedenti per spaccio, evasione, incendio e monitorato dalle forze dell’ordine, perché ritenuto a rischio di radicalizzazione religiosa.

Inoltre, sempre nei giorni scorsi, due stranieri, scarcerati al termine dell’espiazione della pena detentiva, sono stati accompagnati ai centri di permanenza e rimpatrio. Si tratta di un albanese, condannato a 14 anni per l’omicidio volontario di un transessuale brasiliano a Milano e di un marocchino, condannato a 6 anni per spaccio.

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