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Cronaca Orvieto

Porta in carcere la droga per il figlio e in macchina ne nasconde anche altra: arrestata

Operazione degli agenti di polizia penitenziaria nella struttura penitenziaria di Orvieto: la donna è stata intercettata grazie al fiuto del cane poliziotto

Madre porta in carcere la droga per il figlio recluso, fermata dagli agenti di polizia penitenziaria. L’episodio si è verificato nella struttura penitenziaria di Orvieto dove la donna, di 56 anni, è stata perquisita dopo che il cane poliziotto l’aveva “segnalata” durante il controllo sui famigliari che stavano facendo il loro ingresso per i colloqui.

La perquisizione operata dal personale ha permesso di individuare circa 10 grammi di hashish, ma i controlli sono proseguiti a bordo della vettura in uso alla donna, parcheggia non troppo distante dal carcere e trovata dagli agenti nonostante la donna avesse riferito di essere arrivata a Orvieto in treno. È perciò scattata una ulteriore perquisizione all’interno della Volkswagen le cui chiavi sono state trovate all’interno della borsa della donna, che ha permesso di scovare altri cento grammi di hashish. Su disposizione dell’autorità giudiziaria, la cinquantaseienne è stata arrestata e accompagnata al proprio domicilio per essere poi giudicata per direttissima nei prossimi giorni.

Il Sappe – Sindacato autonomo di polizia penitenziaria - si “complimenta per la brillantissima operazione della polizia penitenziaria di Orvieto che, sebbene continuamente bistrattata da carenze organiche, scelte discutibili operate dai vertici dell’amministrazione quali ad esempio negazione delle ferie, tentativi di demansionamento di alcune figure, taglio di straordinari e chiusura di alcuni servizi interni per carenza di personale, continua ad operare con spirito di abnegazione, con senso di appartenenza e con sacrifici enormi”.

Il Sappe auspica che “senza indugio, già da lunedì, il personale di polizia penitenziaria protagonista dell’operazione venga proposto dalla direzione per un encomio. Auspica altresì che, da qui in avanti, vengano assunte immediate e concrete azioni per sanzionare in maniera molto più severa rispetto a quanto accade oggi, i detenuti facinorosi che anche nell’ultimo periodo non hanno esitato a scaraventare oggetti contro il personale, a offenderlo e a deriderlo e a danneggiare beni pubblici per svariate migliaia di euro, al solo fine di ottenere quanto impropriamente e illecitamente richiesto. Tutto ciò non può e non deve rimanere impunito”.

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