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Cronaca

Pestato a morte in mezzo alla strada, cappuccio bianco e una bicicletta: ecco cosa hanno visto le telecamere

Proseguono le indagini dei carabinieri per ricostruire la dinamica della rissa che ha portato alla morte di Ridha. Via all’analisi delle immagini di sorveglianza

Una felpa con cappuccio bianco e due persone che si spostano in bici. Passa anche dall’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza l’indagine dei carabinieri di Terni sulla morte di Ridha, il 40enne tunisino aggredito a morte nella notte tra domenica e lunedì a Borgo Bovio

Mentre l’iter giudiziario prosegue, con il 26enne di origine nigeriana che al momento resta in carcere dopo la decisione del giudice per le indagini preliminari, ecco che sul fronte investigativo i carabinieri del comando provinciale proseguono nel lavoro di individuazione dei responsabili della rissa. Quel che è certo infatti è che al momento tra gli indagati c’è solo il 26enne, al momento ristretto nel carcere di Spoleto. Ma dalle carte in mano al giudice si evince che la rissa ha coinvolto anche altre persone: la ricostruzione dei carabinieri infatti mette in luce che le aggressioni fisiche sono state più di una, non solo quella che ha coinvolto la vittima. 

Su questo fronte gli inquirenti hanno analizzato anche le videocamere di sorveglianza: in particolare i riscontri sono stati effettuati su una felpa con cappuccio bianco, che sarebbe stata indossata dal 26enne finito in carcere, e sul percorso fatto in bicicletta da due uomini poi coinvolti nella rissa, transitati nella zona di viale Brin e intercettati dalle telecamere di Ast. 

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