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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

“Progettava attentati terroristici in Cisgiordania”, nuove accuse per Anan Yaeesh: resta in carcere a Terni

Rigettata la richiesta di estradizione di Israele, il palestinese è stato raggiunto nella casa circondariale di vocabolo Sabbione da un altro provvedimento di custodia cautelare: ecco di cosa si tratta

Resta in carcere a Terni, Anan Kamal Afif Yaeesh, anche se il provvedimento della corte d’appello dell’Aquila ne ha disposto il ritorno in libertà. “Il detenuto, però, rimarrà distretto per altro titolo”. Come riporta l’agenzia Askanews, il riferimento è all’ordinanza di custodia eseguita lunedì e che ha notificato in cella il provvedimento custodiale che chiama in causa il pizzaiolo palestinese di 37 anni con altri due connazionali, Ali Saji Rabhi Irar e Mansour Doghmosh.

Secondo il gip i tre avrebbero instaurato una collaborazione con il “Gruppo di risposta rapida Brigate Tulkarem”, parte delle “Brigate dei martiri di Al-Aqsa”, che l’Ue considera un’organizzazione di tipo terroristico. Secondo il giudice, Yaeesh, Irar e Doghmosh “manifestavano finalità terroristiche tese a organizzare attentati suicidari, anche mediante l’impiego di autobombe, in territorio israelo-palestinese, in particolare in Cisgiordania (West Bank), nella città di Tulkarem, in danno di obiettivi israeliani civili e militari”.

In base a quanto ricostruito anche attraverso chat e post sui social, “emerge con chiarezza il ruolo apicale, di capo e di organizzatore, rivestito da Yaeesh nell’ambito delle Brigate Tulkarem”.

Nei confronti di Yaeesh, detenuto nel carcere di Terni, pende una una richiesta di estradizione da parte del governo di Israele, al momento rigettata dalla Corte d’appello de L’Aquila. Negli anni della seconda Intifada, tra il 2000 e il 2005, ha scontato quattro anni di carcere in Israele come prigioniero politico. In seguito è emigrato in Norvegia e qui è stato sottoposto ad una serie di interventi chirurgici per alcune vecchie ferite. Poi l’arrivo in Italia e la residenza a L’Aquila nel 2017 con l’attività della pizzeria. Lo scorso 29 gennaio, è stato fermato dalla Digos e accusato di di essere un finanziatore delle Brigate Tulkarem, la formazione che riunirebbe giovani provenienti dalle varie fazioni della resistenza palestinese, da Hamas a Fatah. Dopo l’arresto, Yaeesh è stato trasferito nella casa circondariale di vocabolo Sabbione.

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