Terni: “Dimenticati e sfruttati. Anni che aspettiamo la riqualificazione della piazza”. Furti e risse generano preoccupazione diffusa

Un vero e proprio ‘grido di allarme’ si alza da piazza Dalmazia. I commercianti della zona infatti aspettano una riqualificazione per tramutare il giusto tributo ad un’area che può contare una ventina di attività: “Uno dei pochi casi a Terni dove non ci sono serrande abbassare” viene sottolineato alla nostra redazione di www.ternitoday.it.

Le criticità sono molteplici ed indicate minuziosamente: “Cinquant’anni fa l’illuminazione era più che sufficiente. A distanza di tempo gli alberi sono cresciuti, così come le singole esigenze di residenti e negozi. Allo stato attuale con otto lampioni che emanano una luce fioca e due lampioncini, all’altezza dei giardini, la luminosità è sempre più scarsa. In pratica – osserva uno dei commercianti – quando abbassiamo le serrande dei locali la piazza è quasi completamente al buio e la sensazione di una mancanza di sicurezza pervade. Recentemente si sono verificati un furto ed una rissa, episodi che acuiscono tale percezione”.

Un problema che nasce da lontano: “Sono anni che chiediamo un intervento. Ci sentiamo dimenticati e, sotto certi punti di vista, sfruttati. Auspicavamo di rientrare nel bando per le luminarie natalizie. Non è stato possibile dopo che, nelle festività precedenti, ci siamo caricati le spese sulle nostre spalle. I contributi per piazza Dalmazia non ci sono, eppure la distanza con il centro cittadino è davvero limitata”. Le richieste: “Potrebbe essere istallata una telecamera di sicurezza, quantomeno come possibile deterrente per limitare gli episodi di cronaca. Inoltre cercare di incrementare la luminosità dell’intera area. E magari, a questo punto per il prossimo anno, far rientrare la piazza anche nel bando per le luminarie”.

Infine un ‘invito’ all’attuale amministrazione: “Nel corso della precedente consiliatura era stato approvato un atto di indirizzo di Michele Rossi, allora capogruppo di Terni Civica. Perchè non riprenderlo?”. All’interno del documento si evidenziava la necessità di riqualificare la distribuzione degli spazi, dei marciapiedi e dell’arredo urbano, andando anche a valorizzare le attività commerciali che sono presenti.