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Cronaca

Tenta di uccidersi, salvato dai poliziotti eroi: “Intervento coraggioso con determinazione e sangue freddo”

Gli agenti Quondam Bartolomeo e Pompei ricevuti in prefettura, Gambassi: proficuo lavoro di servizio alla comunità

Attimi lunghissimi e provvidenziali. È il pomeriggio del 24 ottobre scorso quando al 113 arriva la segnalazione di una persona che sta cercando di uccidersi nella zona tra San Carlo e viale Brin. Arrivano decine di chiamate e tutte raccontano la stessa scena. Un uomo ha appeso una corda al ponte che passa sopra al fiume Nera. Per molti, quel corpo è ormai senza vita.

Il sovrintendente Corrado Quondam Bartolomeo e l’assistente capo Gianni Pompei sono i primi ad arrivare sul posto. Non si rassegnano a quella assurda morte e tentano il tutto per tutto. L’uomo, un operaio di 48 anni, è ancora vivo. Comincia la gara contro la morte.  E alla fine la spunteranno loro. La corda viene tagliata, il corpo viene fatto scendere sul greto sul fiume. Nel frattempo arrivano altri colleghi della questura, i vigili del fuoco che aiutano a recuperare il quarantottenne e i medici del 118 che prestano le prime cure.

Un intervento coraggioso, messo in atto dai due agenti con determinazione e sangue freddo”. Così il prefetto vicario, dottor Andrea Gambassi, ricevendo in prefettura a Terni i due poliziotti eroi assieme al questore, Antonino Messineo. Il prefetto ha ripercorso le fasi cruciali di quel gesto, ricordando come “gli agenti, giunti sul luogo dell’accaduto in pochi minuti dalla ricezione della segnalazione al 113, in maniera repentina e particolarmente audace si sono calati dal ponte cui l’uomo era appeso e, tagliando la corda, sono riusciti a metterlo in salvo”.

Un segno importante che ha auspicare dire al prefetto “un sempre più proficuo lavoro al servizio della collettività”.

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