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Cronaca

“Due secondi per leggere un sms è come guidare per 28 metri senza guardare”: vittime della strada, l’evento e i dati su Terni

In occasione della giornata nazionale Polstrada, Comune, Provincia, prefettura e questura insieme con dimostrazioni per i giovani e un dibattito

“Per leggere un messaggio sullo smartphone servono almeno due secondi. Poco? Non direi, considerando che a 50 chilometri all'ora in due secondi si percorrono 28 metri. Una distanza che viene percorsa sostanzialmente al buio”. Un dato che fa riflettere e rivolto a giovani e meno giovani, quello emerso nell’ambito del dibattito organizzato giovedì mattina in Bct a Terni, in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime della strada. Al tavolo la dirigente della polizia stradale di Terni Luciana Giorgi, l’assessore del Comune alla polizia municipale Giovanna Scarcia, il presidente della Provincia Giampiero Lattanzi, il vice questore Luca Sarcoli e il vice prefetto aggiunto Silvia Riccetti, insieme a Marcello Fiaschini, il papà di Riccardo, il ragazzo morto nel luglio 2009 in un incidente stradale causato da un uomo ubriaco al volante.

I dati - "Negli ultimi anni - ha sottolineato la dirigente Giorgi - sono in aumento le multe di guidatori distratti dall’uso di smartphone. I numeri sono eloquenti: se per leggere un sms servono due secondi, se procedo a 50 chilometri orari in quei due secondi si percorrono più o meno 28 metri. Si tratta in sostanza di 28 metri in cui non si guarda la strada: pensate al pericolo che ogni giorno ognuno di noi può rappresentare per se stesso e per gli altri in situazioni del genere”.

L’assessore Scarcia ha posto l’attenzione “sulla prevenzione piuttosto che sulla repressione”, come metodo di lavoro della polizia locale. Un concetto ripreso anche dal presidente Lattanzi e dal vicequestore Sarcoli. Marcello Fiaschini ha poi ricordato la figura di suo figlio e le iniziative messe in campo in questi anni per sensibilizzare soprattutto i più giovani alla guida prudente, mentre il viceprefetto Riccetti ha reso noti alcuni dati riferiti a Terni nel periodo 2019-2020. “Per quanto riguarda le sospensioni della patente a causa dell’alcol alla guida, la prefettura di Terni nel 2019 ha contato 276 procedimenti, che sono sfociati in 58 incidenti stradali, ossia il 21 per cento dei sinistri rispetto al totale. Un dato che si riferisce a prima della pandemia. Paradossalmente nel 2020, con il lockdown in corso, la percentuale è salita al 43 per cento, visto che le sospensioni sono state 116, trasformate poi in 50 incidenti. Questo perché - ha concluso la Riccetti - è mancato il filtro degli agenti di polizia fuori dalle discoteche, che ovviamente in quel periodo erano chiuse”. 

Il dibattito ha avuto poi anche una parte “operativa”, con le forze di polizia e di primo soccorso che in piazza della Repubblica hanno accolto giovani studenti per dimostrazioni di salvataggio e informazioni sulla guida in sicurezza. 

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