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Acciai Speciali Terni, otto manifestazioni di interesse e novità Jp Morgan: "Sconcertati dalla notizia"

La banca d'affari si occuperà della procedura di vendita per conto di ThyssenKrupp. Le organizzazioni sindacali prendono posizione

Emergono ulteriori novità per Acciai Speciali Terni. Nel corso della giornata di venerdì 9 ottobre si è svolto, presso la Regione Umbria, un incontro che ha coinvolto le istituzioni, la direzione aziendale nella persona dell’AD Massimiliano Burelli e successivamente anche le organizzazioni sindacali. Inoltre, in un’intervista rilasciata alla Reuters, Volkmar Dinstuhl ovvero il top manager responsabile del disinvestimento dagli asset non-core ha annunciato un ulteriore step, in ottica vendita del sito produttivo. La ThyssenKrupp si è infatti affidata a Jp Morgan, multinazionale americana di servizi finanziari, per portare avanti la procedura. Inoltre il manager ha specificato che sono arrivate alcune manifestazioni di interesse per l’acquisizione dello stabilimento (sarebbero otto in totale). "Il nostro obiettivo – ha affermato Dinstuhl - è quello di trovare una soluzione per tutte le nostre attività nei prossimi due anni”.

Le organizzazioni sindacali: “Sconcerto”

A seguito di quanto trapelato le segreterie territoriali di FIM,FIOM,UILM,FISMIC,UGL,USB e le RSU di Ast esprimono: “Profondo sconcerto per la notizia, di alcune agenzie di stampa, per cui sarebbe stata individuata la banca d’affari con il compito di gestire il processo di vendita di Acciai Speciali Terni. Proprio questa mattina - affermano la Presidente Donatella Tesei ha avuto interlocuzioni istituzionali prima con l’Amministratore Delegato di Ast e poi con le organizzazioni sindacali. Lo sconcerto – sottolineano nella nota - nasce proprio dal fatto che nessuno sapesse nulla”.

L’interrogazione al Parlamento Europeo 

“I riflettori che abbiamo acceso già nel mese di giugno hanno visto il protagonismo di tanti attori i quali, nel rassicuraci, avevano detto di condividere le nostre preoccupazioni e di monitorare la vicenda. Ieri nel Parlamento Europeo –apprendiamo anche in questo caso dalla stampa-  è stata presentata una interrogazione alla commissione UE. La Presidente Margrethe Vestager ha dichiarato, in quella sede: “Di non avere nessuna notifica ne informazione specifica in merito alla procedura di vendita di AST da parte di ThyssenKrupp”. Fin dal primo momento – rimarcano le organizzazioni sindacali - abbiamo lanciato un grido di allarme, rimasto inascoltato, è evidente che nessuno abbia voluto avere una interlocuzione efficace con la Holding che è la vera controparte e che determina le scelte fondamentali”.

“I margini si stanno stringendo sempre di più" concludono nella nota. "E' ora che la situazione venga presa sul serio da tutti, a partire dal Governo Italiano che deve aprire subito il confronto, compresa una discussione a livello europeo, che coinvolga le organizzazioni sindacali e Thyssenkrupp, al fine di salvaguardare un asset più volte definito strategico per le sue produzioni e per i livelli occupazionali che determinano ancora il tessuto sociale ed economico della provincia ternana e dell’Umbria”.

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