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Rudy Guede si difende: “Mai toccata, non ricordo di averle fatto del male”

Interrogatorio di garanzia per l'ivoriano dopo le accuse della ex fidanzata

Rudy Guede davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Viterbo dopo le accuse di violenza sessuale, maltrattamenti e lesioni da parte della ex fidanzata che hanno fatto scattare per il 36enne la misura dell'allontanamento di 500 metri dalla parte offesa e il braccialetto elettronico. Questa mattina, alle 12, è comparso davanti alla giudice per le indagini preliminari Savina Poli, accompagnato dal suo avvocato Carlo Mezzetti, per l'interrogatorio di garanzia. In aula anche la pm Paola Conti che ha coordinato le indagini. Il 36enne ha risposto alle domande del gip fornendo la sua versione dei fatti.

Avrebbe detto di non averle mai fatto del male e di non ricordare alcuno degli episodi di violenza e maltrattamenti di cui la ragazza lo accusa e di averla sempre rispettata durante la relazione e di aver sempre avuto rapporti consenzienti con lei. Avrebbe negato di averle mai provocato lesioni, riconducendole presumibilmente all'attività sportiva che la giovane pratica e per cui più volte sarebbe finita in ospedale. Guede avrebbe ripercorso tutta la relazione, dal momento che si sono conosciuti alla rottura del rapporto. Il 36enne avrebbe parlato solo di qualche battibecco nella coppia, ricostruendo anche alcuni momenti e giorni della relazione che lui avrebbe definito tossica.

L'interrogatorio è terminato pochi minuti prima delle 14. La procura ha chiesto la conferma della misura cautelare, la difesa l'annullamento. “Ha risposto in maniera esauriente a tutte le domande del gip”, ha detto ai giornalisti l'avvocato Mezzetti all'uscita dal tribunale. Il gip si è riservato. Guede ha avuto una relazione con la giovane, 23enne viterbese, dopo essere uscito dal carcere dove ha scontato 13 anni per l'omicidio di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa a Perugia nel 2007. Ma la frequentazione sarebbe iniziata dall'estate 2021, per poi finire nella primavera del 2023. Il rapporto tra i due viene definito turbolento, segnato anche da tira e molla. Questa estate la ragazza si è rivolta ai poliziotti della squadra mobile di Viterbo raccontando di vessazioni che avrebbe subito tra il 2022 e il 2023. “È molto provata - dice a ViterboToday il suo avvocato Francesco Guido - Per lei non è stato facile denunciare il suo compagno”. 

Nella denuncia la 23enne, già sentita in incidente probatorio dalla pm Conti che ha voluto cristallizzare il suo racconto, parla di aggressioni e dice di essere stata costretta ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà. Riporta più episodi di maltrattamenti, anche se non all'ordine del giorno, che poi sarebbero stati documentati dagli agenti che hanno svolto le indagini. Tra le carte pure i referti medici delle lesioni che le sarebbero state provocate da Guede e per cui sarebbe dovuta ricorrere alle cure dei sanitari. Oltre al racconto di testimoni già sentiti dagli inquirenti. Mercoledì mattina per notificargli la misura, che non riguarda l'accusa di maltrattamenti in quanto non riconosciuta dal gip, la polizia ha raggiunto il 36enne al Centro studi criminologici di piazza della Rocca con cui collabora grazie alla laurea conseguita durante la detenzione in carcere. Poi è stato portato in questura. 

Guede, dopo essere tornato in libertà a fine 2021, è rimasto a Viterbo dove la sera lavora come cameriere in un ristorante - pizzeria sulla Cassia nord. In seguito alla denuncia della ex si sarebbe preso un periodo di pausa. Il 36enne è l'unico condannato in via definitiva per l'omicidio Kercher, per cui non ha mai smesso di professarsi innocente.

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