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Terni e lo scenario dissesto-bis: “Per evitarlo c’è il piano di riequilibrio pluriennale. Ora il Comune è in bonis”.

Il Pd a un mese dall’insediamento: “Il sindaco scambia ancora il consiglio comunale per il Cda di una delle sue aziende. Questione incompatibilità ancora in sospeso”

A un mese dall’insediamento in consiglio comunale, conferenza stampa mercoledì mattina del Pd e della lista Innovare per Terni sull’attività svolta nell’ultimo periodo. Tema caldo l’ipotesi del dissesto-bis lanciata da Alternativa Popolare la settimana scorsa. Francesco Filipponi, capogruppo Pd, ha sottolineato che “siamo formalmente usciti dal dissesto perché il ministero ha dato l’ok al piano di estinzione dei debiti dell’Osl e ora il Comune è in bonis. Per evitare il bis c’è la possibilità del piano di riequilibrio pluriennale, che prevede l’uso del fondo di rotazione, un prestito a tasso agevolato che può far appianare i conti”. Sull’attività consiliare svolta a un mese dall’insediamento, Filipponi ha poi continuato: “Sono stati presentati venticinque atti in trenta giorni, praticamente uno al giorno, su diversi temi riguardanti la città, dalla cassa integrazione in Ast fino all’Its, il Briccialdi e l’organico del Polo mantenimento armi leggere”. 

Lato politico, a prendere la parola è José Maria Kenny (Innovare per Terni): “In questo mese abbiamo visto l’incapacità politica di chi gestisce il Comune nel confrontarsi con l’opposizione. Il sindaco continua a scambiare il consiglio comunale per uno dei consigli d’amministrazione delle sue aziende. Così lo stiamo interpretando ma andiamo avanti. Sono rimasto deluso dall’illustrazione delle linee programmatiche del sindaco Stefano Bandecchi, trenta minuti di cui venti passati a criticare l’opposizione”.

Spazio, poi, per l’intervento di Pierluigi Spinelli, consigliere e segretario comunale Pd: “Già dal primo consiglio comunale abbiamo capito che ci saremmo trovati di fronte a una situazione anomala. Rimane ancora, a oggi, sospesa la questione relativa all’incompatibilità del sindaco e siamo ancora in attesa di capire se la posizione è stata sanata o no. Non ho condiviso la scelta del mercatino alla Passeggiata, visto che tra qualche mese tornerà al Foro Boario. La sede dove si segnalano i problemi è il consiglio comunale e non va svilito”. 

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