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Ternana, Marino Defendi: “Per il presidente siamo quasi dei figli. Cerca sempre di stimolarci e tirare fuori il meglio”

Il capitano delle Fere vede il traguardo delle duecento gare in rossoverde: “La mia intenzione è quella di restare in questa squadra”

Tredici reti segnate in 193 partite ufficiali con la maglia della Ternana. Il capitano Marino Defendi è attualmente in quindicesima posizione, nella graduatoria di tutti i tempi della storia rossoverde. A 206 presenze potrà raggiungere Massimo Borgobello, obiettivo che si potrà prefissare soltanto nel corso della prossima stagione. La marcatura segnata a Crotone, seconda in campionato, ha consentito ai rossoverdi di proseguire nel sogno Play off, mantenendo le distanze dal Frosinone, avversario del pomeriggio allo stadio Liberati.

Le parole del capitano “C’era il delirio davanti alla porta” afferma con un sorriso il cursore rossoverde. “Pertanto il rimbalzo mi ha un poco aiutato in quel frangente. La componente fortuna di sicuro ha influito ma di solito agevola chi se la va a cercare”. Il finale di torneo: “Speriamo si possa concludere in modo diverso. Il nostro obiettivo è giocarci tutte le partite, poi faremo i conti”. Allo stadio Scida la Ternana è uscita alla distanza, come spesso capita. “Affrontavamo una squadra a cui servivano maledettamente i tre punti. Dopo un inizio di gara in sordina siamo riusciti a metterli in seria difficoltà, costruendo diverse occasioni. Magari potevamo essere maggiormente cinici. Tuttavia guardiamo il lato positivo. Per la prima volta, dall’inizio della stagione, siamo riusciti a rimontare l’iniziale svantaggio”.

Cosa vi ha detto il mister Lucarelli tra il primo e secondo tempo: “Ero in campo a fare riscaldamento quindi non saprei di preciso. Di sicuro avrà stimolato i compagni a dare il massimo. È capitato in più di una circostanza cominciare una partita con un gol al passivo. Dobbiamo lavorare sotto questo aspetto e migliorare. A livello di gamba arriviamo sempre con più ‘benzina’ rispetto agli avversari, ed era un obiettivo prefissato fin dalla preparazione, in previsione del rush finale. Ora non dobbiamo precluderci nulla, guardare dopo partita anche perché la matematica è ancora dalla nostra parte”. E non solo poiché gli scontri diretti (Frosinone, Perugia ed Ascoli oltre la trasferta di Benevento in lotta per la promozione) potrebbero aiutare le Fere a limare il gap e montare sull’ultimo treno Play off disponibile.

Dall’estate del 2016 ad oggi, il percorso compiuto da Marino Defendi in rossoverde: “In oltre cinque anni di militanza ho vissuto annate davvero particolari. La retrocessione è stato un accadimento piuttosto duro anche se, in un cammino, può capitare. Il momento più bello? Al di là del gol segnato, sicuramente il pomeriggio del Liberati contro il Bari è un qualcosa che mi resterà dentro a vita. Vincere in quel modo, è stato pazzesco. Probabilmente anche il giusto premio ricevuto, rispetto a come erano andate le stagioni precedenti”.

I cinque anni in rossoverde: “Dall’arrivo di Stefano Bandecchi sicuramente sono cambiate tante cose, soprattutto dal punto di vista organizzativo. Il presidente è molto presente, cerca sempre di stimolarci e tirare fuori il meglio, da ognuno di noi. Viene curato ogni singolo dettaglio. Siamo quasi dei figli anche perché lui vede l’azienda come una grande famiglia”. E fuori dal terreno di gioco: “Mi sono ambientato piuttosto bene e vivo la città con entusiasmo”.

Il ritorno dei tifosi sugli spalti, dopo la stagione contrassegnata dall’emergenza sanitaria: “Sono soltanto da ammirare e gliene va dato atto. Come dicono loro se dobbiamo fare qualcosa lo facciamo tutti insieme. Il fatto di avere un sostegno per noi è importantissimo, al di là dei cori e dell’incitamento in ogni singolo incontro, come l’unione che si è creata tra le componenti”. Infine uno sguardo verso il futuro di Marino Defendi: “Ho ancora un altro anno di contratto. Al momento sono concentrato su queste ultime quattro partite, poi valuterò. Di certo la mia intenzione è quella di restare in questa squadra”.

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