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Carcere di Terni, il lavoro dei detenuti “crea” ricordi e speranze: ecco il monumento ai caduti e l’aula verde

Una dozzina di persone impegnate nella realizzazione dei due progetti inaugurati al cimitero comunale e all’interno della casa circondariale di Sabbione. Foto e video

Prima qui cosa c’era? “Sempre un’area verde, ma in abbandono e non utilizzata”. E invece oggi è un piccolo parco, destinato all’incontro tra padri detenuti e figli piccoli. Ombra, un’altalena, uno scivolo. Tavoli e sedie colorate. E per un attimo, piccolo ma sempre importante, la luce che rimbalza sul giallo, il celeste ed il verde fa sparire le grate dalle finestre.

“Entrando qui dentro, i bambini giocheranno, perché è la loro natura”, dice Giovanna Guercio, presidente del Soroptimist International d’Italia, intervenuta all’inaugurazione della nuova “aula verde”, realizzata in uno spazio all’aperto all’interno della casa circondariale di vocabolo Sabbione con il sostegno del Soroptimist International Terni, presieduto da Stefania Capponi.

“Al progetto – spiega il direttore del carcere di Terni, Luca Sardella, ha lavorato la squadra delle manutenzioni. Si tratta di dodici o tredici detenuti, qualcuno è più bravo nel giardinaggio, altri lavorano meglio il ferro”. Il gazebo che ripara dal sole i giochi dedicati ai più piccoli è stato fatto dai reclusi, che hanno seguito alcune indicazioni da parte dell’architetto che ha seguito il progetto. “E il giorno dopo era pronto”.

Detenuti al lavoro anche per la realizzazione del monumento ai caduti della polizia penitenziaria che – sempre questa mattina – è stato posto al cimitero comunale di Terni. Oltre al direttore del carcere, era presente alla cerimonia anche il comandante della polizia penitenziaria, Fabio Gallo, che ha dedicato un particolare pensiero a tutti quegli agenti che si sono tolti la vita. “Ad oggi – ha detto – sono già 49. Ci sono sicuramente questioni personali, ma bisogna intervenire prima che questi fenomeni diventino una piaga”.

Alle cerimonie hanno preso parte le più importanti autorità civili e militari di Terni, tra cui il sindaco Leonardo Latini, il prefetto Giovanni Bruno, il questore Bruno Failla, il comandante provinciale dei carabinieri Davide Milano, il provveditore per Toscana e Umbria del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Pierpaolo D’Andria, rappresentanti della guardia di finanza, dei vigili del fuoco e della polizia locale di Terni.

Tra i presenti anche Monia Santini, vicepresidente della Provincia di Terni. “È stato un onore ma soprattutto un’esperienza umana molto toccante. Sono state due iniziative importantissime soprattutto quando ci è stato permesso di entrare proprio nel cuore della casa circondariale, passando attraverso ambienti che normalmente accolgono gli incontri tra i detenuti e i loro familiari, i loro avvocati, gli addetti ai lavori, ambienti carichi quasi trasudanti emozioni, dolore, lavoro quotidiano sulla psiche dell’essere umano che sbaglia e paga”.

Aula verde carcere Terni

Molto toccante, secondo la Santini anche l’ambiente della ludoteca, dove i bimbi trascorrono del tempo giocando e leggendo probabilmente in attesa di vedere il proprio genitore. “Lì su una piccola parete in basso – dice la vice presidente – c’era una scritta appena leggibile fatta con un gessetto: Vi amo papà e mamma. Un colpo al cuore, una frase semplice che apre scenari mentali di grande commozione e dolore. Per questo – aggiunge - mi sono immediatamente relazionata con le operatrici addette ai progetti soprattutto artistici con e per i detenuti prendendo i primi contatti per poter aiutare a creare progetti che possano intervenire su questi spazi addetti ad accogliere bambini all’interno di un ambiente che ovviamente non nasce per loro. Lo spazio inaugurato questa mattina, la ludoteca, sono entrambi importantissimi – osserva la vice presidente – sono dei passi di sensibilità grandissima nei confronti di questo delicato equilibrio bambino-genitore detenuto, ma tutti noi abbiamo un dovere morale, ognuno per le sue possibilità e volontà, di aiutare il sistema carcerario del proprio territorio ad avere la massima attenzione e propositività al riguardo. Il mio impegno personale – sottolinea - prevede il coinvolgimento di artisti e artiste locali che vogliano dare un apporto significativo all’abbellimento di queste zone e al coinvolgimento dei detenuti, dei loro figli e, perché no, delle fasce più giovani della nostra comunità, ad operare fattivamente riuniti in progetti artistici e socialmente utili. A tal proposito, essendo anche presidentessa della Consulta Giovanile del Comune di Terni – conclude - cercherò di coinvolgere uno o più gruppi di lavoro sull’argomento per mettere in campo nuove idee”.

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